Anche se alcuni hanno perplessità e criticano, celebrare una volta all’anno il ruolo delle donne – le nostre magnifiche diverse – è sempre molto importante, anzi fondamentale per coloro che sanno che le donne sono la componente più importante della società umana.
Però penso che l’8 marzo dovrebbe essere anche, e forse ancora di più, la festa di tutti quegli uomini che non solo rispettano l’uguaglianza e la dignità delle donne, ma che le amano e le guardano con orgoglio e meraviglia.
In tutto il mondo, e nei molti paesi nei quali ho lavorato, anche quelli più poveri, gli uomini non sono soltanto padroni e stupratori. Il capo di una piccola comunità delle altissime montagne del Pakistan aveva chiesto al grande americano Greg Mortenson, fondatore del Central Asian Institute, di costruirgli una scuola per le sue ragazze. Quando Mortenson finalmente portò nel villaggio tutto il materiale necessario per costruire la scuola, quell’uomo lo prese per il braccio e lo portò dinanzi una piccola tomba. La sua sposa era morta qualche mese prima «come potrò vivere senza di lei? non sono niente senza di lei».
Gli uomini saggi, gli uomini veri sanno chi sono le donne e qual è il lavoro silenzioso che svolgono tutti i giorni per farci restare esseri umani.
Io voglio festeggiare questi uomini e cerco di insegnare ai ragazzi l’incredibile fortuna di avere accanto una donna.
Foto di apertura di