Oggi anche se tutti lo hanno già dimenticato andando in spiaggia, la Francia si trova in una posizione economica delicata.
Con la pandemia lo Stato è stato obbligato a creare i PGE (prestiti garantiti dallo Stato) e numerosi fondi di solidarietà. Lo Stato, garantendo questi prestiti ed aiuti si ritrova in posizione di forza. I milioni di persone che dovranno rimborsare i prestiti ottenuti dipendono ormai totalmente dalle condizioni accordate dallo Stato.
Le aziende private sono indebitate verso lo Stato ma anche lo Stato è fortemente indebitato.
La BCE ha acquisito nel 2020 con la Banque de France 186,1 miliardi di titoli di debito francesi, pari all’88% dei finanziamenti necessari alle pubbliche amministrazioni francesi (in deficit nel 2020 di 212 miliardi).
L’Eurosistema possiede oggi 650 miliardi di euro di titoli francesi, un quarto del debito pubblico francese.
Nel 2019 l’attuale ministro Bruno Le Maire temeva di superare il valore simbolico del 100% di debito, mentre nel 2020 alla fine abbiamo superato il 115 % di indebitamento.
A livello europeo la presidente della BCE è Christine Lagarde, che potrebbe essere considerata quasi come la vera padrona del ministero dell’Economia e Finanze francese!
L’Italia oggi più che mai è testimone con Mario Draghi dell’influenza e del potere di coloro che gestiscono o hanno gestito la BCE.
La Francia ha la particolarità unica al mondo di avere un ministero che non solo amministra le Finanze ma che sorveglia anche l’economia dell’intero paese. Un potere assoluto che ricorda i tempi del Re Sole e del suo ministro Colbert.
Il ministro Bruno Le Maire deve gestire insieme a cinque Ministri delegati un vastissimo campo finanziario ed economico, in cui sono impegnati ben 131.000 funzionari su tutta la Francia. Nella sola sede del ministero (che sino al 1989 risiedeva in un’ala del Louvre!), familiarmente chiamato Bercy, dal nome del quartiere in cui si trova l’immenso palazzo, si muovono 5.100 funzionari nella ventina di direzioni dell’amministrazione fiscale.
Purtroppo quest’anno secondo i loro calcoli il deficit sarà del 9,4%, ancor peggio del 9,2 dell’anno scorso. Questo risultato disastroso è dovuto al terzo confinamento e al fatto che il governo francese ha fatto slittare delle spese del 2020 al 2021 tramite artifizi contabili per agevolare il bilancio. Adesso che siamo entrati nell’anno della campagna elettorale c’è il timore che il senza limiti del 2020 si trasformi in un metodo elettorale per essere rieletti…