I recenti fatti che abbiamo vissuto hanno generato delle profonde insicurezze ed incertezze, le persone più colpite in termini di aspettative future sono stati proprio i giovani che in termini professionali, specialmente in Italia, sono stati sempre penalizzati rispetto alle precedenti generazioni per la mancanza di un disegno organico di inserimento nel mondo del lavoro ed anche per una distorta visione da parte delle Aziende di leggi che tentavano di assicurare un primo lavoro ma che poi lasciavano il posto ad un precariato senza limiti e alla mancanza di prospettive stabili.
Una tra tutte, per esempio, l’istituzione delle agenzie di lavoro temporaneo che sono nate con il preciso scopo di accelerare l’incontro tra domanda e offerta ma che poi hanno favorito il lavoro a tempo determinato e l’incertezza. Inoltre non hanno aiutato a sviluppare un curriculum professionale specifico e orientato alla conoscenza di un settore aziendale coerente con i propri studi e le proprie ambizioni. Ne ho citata una ma la lista potrebbe essere più lunga. Il risultato è che questa situazione ha permesso retribuzioni più basse e ha annullato in età giovanile la speranza di vivere da soli e mettere su famiglia.
Tutto questo è stato poi acuito dalla pandemia ma, nello stesso tempo, la crisi corrente ha fatto nascere una nuova prospettiva, quella che il ‘New York Times’ definisce Yolo Economy, un acronimo che sta per «you only live once». Il giornale riporta, infatti, come molti ragazzi stanno abbandonando situazioni lavorative non confortevoli per avviare nuove avventure e trasformare le loro passioni in un lavoro a tempo pieno e lavorare su progetti che si sono sognati, aumentando il rischio ma mettendosi in gioco preferendo un lavoro flessibile e capace di dare benessere.
Premetto che come Coach sono molto d’accordo sulla libera espressione del proprio talento, sulla motivazione che esprime la passione e sulla capacità di ognuno a contribuire, secondo il proprio modo di essere, al proprio benessere e a quello delle persone vicine. Solo cominciando a prendersi cura di sé stessi si può prendere cura degli altri, solo rispettando il proprio modo di essere si può rispettare il mondo che viviamo e, come il nuovo leader deve aver cura dei propri collaboratori, questi ragazzi senza pregiudizi e pensieri limitanti si possono prendere cura degli altri, dell’ambiente, della produzione e del sociale esprimendo nuovi valori e opportunità.
«Tu vivi solo una volta», non un generico «si vive» ma proprio tu come persona sei chiamato a mettere in campo azioni e comportamenti utili a te e agli altri. Per me, infatti, la frase non va intesa in senso epicureo, ma significa non sprecare la tua vita ma crea benessere e dai un senso superiore a quello che fai, metti in campo progetti che andranno oltre la tua vita, pensa a lungo termine e ricrea la voglia tutti insieme di fare la differenza. La filosofia della Yolo Economy si basa infatti sul desiderio di cambiare orizzonti e creare un futuro migliore.
E noi come li possiamo aiutare?