È ormai da tempo che si parla di “Economia Circolare” con una certa frequenza; la domanda, che sorge spontanea, riguarda quali livelli di consapevolezza vi siano per l’utilizzo di questo termine?

Da una “Economia Lineare” si è coniato il termine di “Economia Circolare”, perché?

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L’Economia Lineare segue tradizionalmente il percorso o il ciclo di sequenze: “Estrarre o prendere le materie prime, Produrle o trasformarle in prodotti, poi Consumare i prodotti e smaltirli”. Il ciclo è la sintesi che le materie prime vengono rese disponibili, successivamente trasformate in prodotti e nel passaggio finale sono utilizzate fino a quando non vengono buttate come rifiuti. In questo sistema economico, il valore è creato producendo e vendendo quanti più prodotti è possibile.

La vita o ciclo del prodotto dura l’arco di tempo dalla Introduzione, allo Sviluppo, alla Maturità, al Declino, ripercorrendo le fasi di tutti gli organismi viventi.

L’Economia Circolare crea una nuova dimensione, quella del riutilizzo o del riciclo del prodotto, ovvero “allunga” la vita delle merci, mediante il Riutilizzo, il Riciclo e la Rigenerazione, in questo modo si modificano gli stessi parametri per la valutazione del prodotto, mediante la ricerca e le nuove tecnologie

L’Economia Lineare, infatti, si basa sulla produzione di merci dotate di un certo valore [valore di scambio] per ricavarne un profitto, che è il risultato della differenza tra il costo di produzione ed il prezzo di mercato, per cui l’adeguamento della produzione alla domanda di mercato [sistema capitalistico] induce l’idea di una crescita infinita, di conseguenza induce ad immaginare, anche, risorse infinite.

Sul pianeta Terra con circa 7,5 miliardi di individui della specie umana [la stima per il 2050 è di 10 miliardi di individui], per la propria sopravvivenza e per la propria riproduzione, consumano prodotti e risorse e non le rinnovano; dunque, per poter usufruire di condizioni di vita uguali e/o superiori occorre ripensare e riprogettare un sistema di convivenza, di produzione e riproduzione diverso da quello attuale.

L’economia circolare si presenta come un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi [la ripresa dopo la fase del declino del ciclo del prodotto], riducendo al massimo gli sprechi, in cui il Valore d’Uso viene rivalutato rispetto al Valore di Scambio, in quanto il prodotto è reso maggiormente durevole per la qualità stessa dei suoi componenti, che nei sistemi ad Economia Circolare il Valore viene creato o mantenuto.

Nell’Economia di Mercato, infatti, il Valore di Scambio è considerato maggiore rispetto al Valore d’Uso, poiché il focus è determinato dalla produzione ed accumulazione di capitale rispetto al soddisfacimento nell’utilizzazione del prodotto da parte dei consumatori, di conseguenza si producono maggiori sprechi, i prodotti vengono utilizzati fino a quando non vengono buttati come rifiuti.

Nell’Economia Circolare vi è anche il concetto di circolarità delle risorse, che diviene importante perché, attualmente, l’utilizzo delle materie prime in un’ottica di economia lineare è inefficiente e dispendioso. Ad esempio la Cina consuma più alluminio, acciaio e cemento di tutti i Paesi dello OCSE provocando notevoli sprechi.

I potenziali benefici del passaggio ad un’Economia Circolare si estendono al concetto di sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente. Questa pratica offre alle organizzazioni grandi e piccole un percorso per ridurre i costi di produzione, utilizzando meno materie prime e soddisfacendo al contempo le richieste dei clienti, in nuovi modi. Progettando una riduzione dei rifiuti, mantenendo in uso i prodotti più a lungo e rigenerando i materiali si possono raggiungere anche gli obiettivi climatici globali.

Le conseguenze dell’economia circolare sono rappresentate da maggiori investimenti nelle tecnologie, che innalzano i livelli di competitività tra i sistemi economici applicando maggiori abilità, maggiori competenze, con l’obiettivo di un incremento della qualità dei prodotti per una maggiore durabilità.

L’adozione di un approccio circolare offre sicuramente una parte della soluzione, che, seppur parzialmente, rappresenta il principio di una maggiore sostenibilità delle imprese e dello sviluppo.

Il concetto di economia circolare rappresenta l’evoluzione sostenibile dell’attuale economia lineare; la circolarità mira a produrre più valore ottimizzando la vita utile dei prodotti e riciclando le materie prime per dare loro nuova vita.

I sistemi di economia circolare intervengono nel modo in cui il Valore viene creato o mantenuto, l’economia lineare, al contrario, segue tradizionalmente il percorso “prendi-produci-smaltisci”.