Chi di noi non si è emozionato nel sentire il Va’ Pensiero cantato dal coro lirico di Odessa che ci ha reso ancora più vicini ad un popolo sofferente, e che ha risvegliato in noi un sentimento di universalità misto ad orgoglio per essere stati un riferimento di arte, cultura e creatività per il mondo intero. Caratteristiche un po’ sopite nell’ultimo periodo in cui non ci riconosciamo.
Altrettanto importante ho trovato in questa circostanza, una riflessione sulla Leadership, abbiamo, infatti e purtroppo, toccato con mano quanto possa essere devastante se usata in modo sbagliato e messa in pratica secondo schemi e motivazioni vecchie che ormai dovrebbero essere lasciate al passato e dimenticate da tutti. Se questo è vero, al contrario la forza di una Leadership attenta ed illuminata può essere fonte di progresso e di sviluppo personale, sociale ed economico.
Scendo su un terreno a me più congeniale ma per questo non meno importante ed utile ad un cambiamento culturale e di passo che è l’unico modo efficace per contrastare una mentalità ormai obsoleta e in declino, che sferra l’ultimo attacco per cercare di prevalere ma è destinata a soccombere.
La notizia risale a pochi giorni fa, è stato siglato un accordo tra Enel e le sigle sindacali per far nascere “lo Statuto della persona”, un’intesa di straordinario valore per mettere in atto un modello di relazioni sindacali in cui la persona e le sue esigenze possano essere al centro di un nuovo approccio nel mondo del lavoro. Si basa su tre pilastri fondamentali: benessere e partecipazione, conoscenza ed apprendimento continuo, cultura e sicurezza. Viene considerato da tutti gli osservatori come un documento che andrà oltre i confini del mondo Enel e della sua organizzazione per inaugurare una stagione che porterà ad un ambiente di lavoro sano, stimolante, partecipativo e sicuro.
D’altra parte Guido Stratta direttore People and Organization di Enel, da molto tempo parla di Leadership collaborativa e gentile dove le persone siano stimolate ad esprimere le loro capacità, lavorando in modo flessibile ed inclusivo basando il successo sull’obiettivo raggiunto e non sul processo e sul controllo e, nello stesso tempo, ci invita “a fare spazio in noi per inserire il nuovo”.
Allora se una Leadership positiva ha la forte capacità di portare grossi cambiamenti sociali, rispolveriamo il nostro Risorgimento non per combattere contro qualcuno ma contro la sterilità mentale e, senza nazionalismi o ideologie, torniamo ad essere messaggeri di bellezza e cultura nel mondo, cose in cui siamo bravi e invidiati da tutti, solo così si potrà pensare ad un futuro di benessere intenso e duraturo.