Gelido il vento per San Benedetto,
azzurro il cielo, freddo come ai poli.
Ancor lontani in terra africana
i rondoni indugiano pensosi
memori con le rondini sorelle
della strage avvenuta un anno fa
consumata dall’infuocata estate
foriera di morte e infame siccità.
Premonizione di scelleratezze
messe in atto dal despota feroce
carnefice del popolo ucraino?
Occhi sbarrati nel tardo meriggio
ampi spazi celesti percorriamo
invocando la lieta apparizione
degli stormi alati dei rondoni
e delle cinguettanti rondinelle,
dolci note donate alla speranza,
annuncio dell’attesa primavera
tardiva a sedersi sul suo trono
donde riscalda i cuori degli umani.
Oscuri gli orizzonti della terra
oppressa dal ricatto nucleare
che libera di Satana le mani
sporche di sangue e delle sofferenze
d’un popolo schiacciato dall’angoscia.
Se tornerete rondini e rondoni
l’era di pace e amore esploderà
e infine l’Utopia trionferà.