La forza delle rivoluzioni è sorprendente e porta inaspettati risultati, più moderati in genere di ciò che era nelle aspettative iniziali ma, sorprendenti.
Ciò che è alla base di una rivoluzione è paragonabile alla forza che si accumula per anni, per secoli o millenni, nelle viscere della terra, laddove poi esplode un Vulcano con forza prorompente. Ogni epoca ha le sue eruzioni e altrettanto può dirsi delle rivoluzioni. Oggi stiamo assistendo all’affermazione dell’identità di genere in tutte o quasi le società e questo avviene in modo rivoluzionario.
Un rossetto, una calza a rete, il trucco e il parrucco sono strumenti nelle mani di persone non identificabili per genere. Ognuno conduce la vita come vuole e questo è fantastico. I più sono attoniti e molti terrorizzati! Nasce solo apparentemente un figlio maschio o femmina ma in realtà tutto non sarà mai più definito a priori.
Tranquilli benpensanti! Tranquilli tutti! Stiamo solo assistendo all’eruzione di un vulcano. Ciò che resterà sarà una crescita nell’accoglienza delle diversità e delle identità, un progresso nel rispetto di ogni individuo e del diritto di ognuno di vivere a proprio agio con se stesso, con i propri desideri e con le proprie aspirazioni. Senza la rivoluzione francese avremmo ancora classi di inutili nobili imparruccati e vecchie monarchie ammuffite. Senza il ‘68, le femministe e i Beatles, avremmo ancora una società maschilista ferma in tradizioni fuori dal tempo. Senza i gay pride anni ‘70 non esisterebbero i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Senza le esternazioni potenti di oggi di transgender, fluidi e ragazzini dalla sessualità in divenire, non avremmo una società di domani più rispettosa di tutto e di tutti. Guardiamo ad ogni rivoluzione con senso critico e con curiosità e lasciamo che il buono dia i suoi frutti.
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