Ogni anno, l’ultima domenica di maggio, l’Ucraina celebra la Giornata di Kyiv – il giorno della nostra capitale. L’antica Kyiv è una delle città più belle dell’Europa moderna e del mondo, una città di castagni in fiore e di cupole dorate di antiche chiese. Oggi, purtroppo, ogni abitante di Kyiv contempla con dolore nel cuore la bellezza delle verdi colline della sua città natale, insieme alla bruttezza delle conseguenze dell’aggressione russa che Kyiv sta attualmente vivendo a causa dei continui attacchi terroristici da parte del nostro ” pacifico” vicino. La notte del 28 maggio, nel giorno del suo compleanno, la città ha subito uno dei più grandi attacchi russi con droni “Shahed” seguiti da missili da crociera e balistici – un totale di tre attacchi in un giorno…
Abbiamo chiesto ad una donna di Kyiv, che oltre alla sua vita professionale, “vive” della nostra città, ne è innamorata e ama filmarne la bellezza per condividere con i lettori di “TUTTI” i suoi sentimenti e pensieri che sono oggi quelli di ogni abitante della capitale ucraina.
Iryna Medved
È buio dietro lo stretto finestrino sotto il soffitto. Il silenzio di una tiepida notte di maggio è stato bruscamente interrotto da un ululato acuto della sirena dell’allarme antiaereo. Quella notte sono rimasta al lavoro perché non ero riuscita a finire prima dell’inizio del coprifuoco. Il seminterrato dei redattori di una rivista medica scientifica funge ora da buon riparo dagli attacchi missilistici russi e da magazzino per i volontari.
Sembra che sarà un’altra notte spaventosa e insonne di un massiccio attacco aereo. Sto cercando di capire cosa è successo nel tempo: non riesco nemmeno a ricordare, ho perso il conto. Nel maggio 2023, i missili aerobalistici, balistici e quelli da crociera ipersonici russi e gli APR (droni) militari cadevano quasi ogni notte sulle teste dei civili di Kyiv. È più facile contare le notti senza bombardamenti. Ce ne sono state forse cinque. Un’esplosione. Ha iniziato a funzionare il sistema ucraino di difesa antiaerea. Un’altra esplosione. Questi suoni sono già familiari. L’esperienza della guerra mi ha insegnato a distinguere tra lo strepito dei cannoni antiaerei, i lanci di missili dei sistemi pesanti di difesa contraerea, il rombo degli APR, il fischio dei missili da crociera nemici, il rombo dell’aviazione ucraina e i più terribili suoni forti e pesanti degli arrivi, quando la terra trema e le finestre tintinnano… Dio mio, perché devo subire questa terribile esperienza? Una nuova esplosione. Un’altra. E un’altra ancora, già da qualche parte lontano… Non si vede il cielo attraverso lo stretto finestrino, ma so che ha un colore purpureo. Lì, in alto sopra Kyiv, si stanno svolgendo le “guerre stellari” – lampi- salve luminose di esplosioni dovuti all’intercettazione dei missili nemici. I loro frammenti cadono dal cielo sulla città … sulle sue case, strade, giardinetti…
I russi lanciano missili dall’aria, dalla terra e dall’acqua.
I russi puntano deliberatamente i missili sui civili.
Vogliono seminare paura, panico e disperazione.
Vogliono soggiogare e spezzare la volontà degli ucraini.
Cercano di distruggere tutto ciò che è ucraino.
Sognano di impadronirsi del mio paese, uccidendo la sua cultura, la sua storia e la sua lingua.
Cercano di distruggere la capitale ucraina – l’antica, potente e maestosa Kyiv, con le sue chiese millenarie che testimoniano l’esistenza di una civiltà sviluppata sulle colline del Dnipro in quei tempi lontani in cui Mosca non ancora esisteva.
Non c’è sonno. Per distrarmi dai pensieri più pesanti metto in ordine le mie vecchie foto della mia città nel notebook. Prima non avevo abbastanza tempo per questo. Ora è un po’ una distrazione dalla realtà attuale. Alla vigilia della Giornata di Kyiv che si celebra sempre l’ultima domenica di maggio, ho l’opportunità di sfogliare le sue foto dell’anteguerra, di immergermi nei ricordi lontani e non, di sistemare le foto in cartelle separate.
Via Zhylianska: cominciò ad essere costruita negli anni ’50 del XIX secolo. Tra i monumenti architettonici si notano gli stili neoclassico, moderno e rinascimentale fiorentino. Un tempo vivevano qui famosi attori, artisti, scrittori, personaggi pubblici. Ora ci sono rovine in via Zhylianska. Durante uno degli attacchi a Kyiv da parte dei droni kamikaze russi nell’autunno del 2022 è stato distrutto un edificio storico costruito circa 120 anni fa. In quell’alba di ottobre, a seguito dell’esplosione, furono uccisi cinque abitanti di Kyiv, tra cui una giovane coppia… la donna era incinta… 19 persone furono salvate dalle macerie. Nella capitale ci sono tantissimi memoriali, monumenti, gruppi scultorei, targhe e figure commemorative, la maggior parte dei quali si trova nella parte storica della città. Ora non si vedono, sono nascosti dietro sacchi di sabbia e pannelli protettivi. Mi sono ricordata del primo massiccio attacco missilistico della Russia contro l’Ucraina. Era il 10 ottobre 2022.
A Kyiv, gli arrivi dei razzi colpirono tre monumenti iconici: il monumento al Gran Principe di Kyiv – Volodymyr il Grande, quello allo storico, politico e personaggio pubblico ucraino – Mykhailo Hrushevskyi e quello al poeta, pensatore e pittore ucraino – Taras Shevchenko. Il monumento a Volodymyr il Grande è il più antico monumento scultoreo di Kyiv realizzato nel 1853. Quel giorno 7 persone rimasero uccise nella capitale, 49 ferite e più di 24 persone furono evacuate dagli edifici danneggiati. Tra i morti c’era anche una dottoressa in ematologia di un ospedale pediatrico. Quella mattina di ottobre, un missile russo stroncò la vita della giovane donna mentre si recava al lavoro con la propria auto, al reparto trapianti di midollo osseo per salvare i bambini affetti da cancro del sangue…
La città conta più di 200 edifici di culto. 49 di essi hanno lo status di monumenti architettonici. Ecco il monastero ortodosso funzionante di San Michele dalle cupole d’oro in onore dell’Arcangelo Michele a Kyiv, la basilica cattedrale appartenente alla Chiesa ortodossa dell’Ucraina. Questo santuario, unico al mondo, ha una storia quasi millenaria (costruito negli anni 1108–1113). Visse distruzioni e ricostruzioni, drammi e miracoli. Per quasi 800 anni la chiesa rimaneva nel cuore di Kyiv, fino a quando, negli anni ’30 del secolo scorso, la Cattedrale di San Michele dalle cupole d’oro fu saccheggiata e fatta esplodere dai russi. Gli affreschi unici e preziosi furono portati dai barbari in Russia e sono ancora lì insieme ad altri beni storici e materiali ucraini. Il santuario è stato ricostruito dopo che l’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza.
Oggi, tra le mura della Cattedrale di San Michele dalle cupole d’oro, si svolgono le messe funebri degli eroi ucraini caduti, i quali in difesa del loro Paese hanno dato la vita in battaglia contro il crudele e insidioso nemico russo – un male puro calibrato e praticamente nemmeno mascherato.
Si fa giorno dietro lo stretto finestrino sotto il soffitto. È stata segnalata la fine dell’allarme antiaereo. Lascio entrare nella stanza l’inebriante aria fresca del mattino di maggio profumata di fiori di castagni, lillà e mughetti. Il sole sta sorgendo su Kyiv. Sta iniziando un nuovo giorno. Sempre è stato così e così sarà sempre!
Ce l’hai fatta, Cara!
È passata un’altra notte inquietante, buia e rumorosa di esplosioni.
Esausta, stanca, ferita, insanguinata… Hai resistito!
Solo nel mese di maggio furono abbattuti nel cielo sopra Kyiv più di 250 bersagli nemici. È improbabile che ci sia un’altra città al mondo che abbia subito tali attacchi missilistici moderni così potenti.
Da 1540 anni si erge sopra il Dnipro la città coraggiosa e gloriosa!
Kyiv è una città di potere che attraeva sempre con il suo fascino unico, la sua architettura, la sua storia vittoriosa e il suo glorioso patrimonio culturale, la sua energia pazzesca e la sua grinta!
Oggi Kyiv combatte, sorprende, ispira e crea la propria storia moderna davanti agli occhi di tutto il mondo!
Vivi per sempre, città invitta!
La capitale del Paese del popolo libero, coraggioso, resistente e inflessibile!
La capitale della libertà, della forza e della fede!
Foto di apertura: Monumento a Bohdan Chmel’nyc’kyj – Kyiv – Foto dell’autrice