Indirizzo: Campo San Lorenzo 14 – 87058 Camigliatello Silano (CS)
Tel: 0984 452630
Sito Internet: https://www.sanlorenzosialberga.it/index.php/ristorante-la-tavernetta
Alla carta in media sui € 90, però c’è un’ottimo e più che sufficiente menù 5 portate a € 60 e per le mandibole più pugnaci anche uno 11 portate a 110 €; per i vini ci sono ottime degustazioni che partono da € 20 a persona.
Il nome un po’ banalotto non rende giustizia al locale: infatti è nato come posto molto semplice, una pizzeria, poi, un po’ alla volta, gradualmente è diventato una delle cattedrali della cucina calabrese e, di conseguenza, Italiana.
Gli chef storicamente sono gli stessi proprietari: dalla nonna, al padre al giovane figlio, cresciuto professionalmente al fianco del papà, anche se si è fatto una puntatina da Crippa e anche all’estero. Si trova in una costruzione nuova piuttosto anonima lungo la statale che attraversa la Sila.
L’interno punta all’eleganza della semplicità, del bianco e del grigio. Oh magari anche un po’ troppo: un tocchino di colore, senza esagerare ci potrebbe stare. Come anche ci starebbe, visto il livello del ristorante, una ritinteggiatura.
Io ho trovato, a pranzo un’apparecchiatura tradizionale con tovaglia (ormai bisogna precisarlo), ma nella foto del sito la tovaglia non c’è. Misteeero !
Occorre prenotare lasciando gli estremi della carta: in caso di mancata presentazione, senza disdetta c’è una sacrosanta penale di € 30.
C’è il menù, ma il mio consiglio è di andare su una delle due degustazioni a sorpresa a “strologa” (termine locale per intendere “a capocchia”) dello chef da 5 o addirittura 11 portate: 5 sono più che sufficienti! Per giunta, come vedremo tra breve, le portate sono in realtà molte di più di 5.
Non mi è stata presentata la carta dei vini, bensì sono stato accompagnato in cantina dove c’è una ottima scelta di vini calabresi, abruzzesi e nazionali
Il “benvenuto” è molto, molto gradito: 7 strepitosi assaggi finger food di prodotti del territorio.
Tocca entrare nei particolari.
Sfoglia di lattuga croccante con una maionese fatta ovviamente in casa, una salsa al tuorlo d’uovo e dei fiori di calendula.
Poi una giardiniera con una crema di asparagi, asparagi selvatici, fave e il Fungo Morchella, poi “zingarata” di erbe amare con porcino crudo una colatura d’alici e dei capperi. Si continua con un eccezionale Hummus con una salsa peperoncino e cialdina di pane.
Segue (ebbene si, siamo ancora nel “benvenuto”iniziale) fiore di zucca fritto tacos con porchetta di suino nero e una salsa guacamole, Pan Brioche con un patè fegatini di capretto.
Dopo il finger food un tocco di vera classe: viene “servito” un tovagliolo profumato ai sentori di montagna per le mani.
Ottimo il pane rustico appena sfornato e servito avvolto in tovagliolo
Di antipasto arriva un Porcino freschissimo tagliato estremamente sottile con erbe fiori eduli e olio Timpa dei Lupi , un favoloso Olio EVO di Corigliano, sulla costa jonica della Calabria
Spettacolari i Ravioli di Pollo Fungo Morchello e Asparagi: valgono il viaggio.
Il risotto ai porcini è perfettamente mantecato, magari un po’ al dente per il gusto del nord.
Il Brasato 8 ore di Podolica con Carciofo si scioglie letteralmente in bocca
Il sacrificio del capretto ha perlomeno ottenuto grandi risultati : tenero, saporito, perfetto con un fondo perfetto accompagnato da una “ parmigiana” di patate e lampascioni cotta nel fondo stesso.
Chiusura in bellezza con dolce al limone in varie consistenze e preparazioni
Le bellissime presentazioni di tutti i piatti sono impreziosite da fiori eduli colorati
Complessivamente una cucina molto tecnica che valorizza in pieno i sapori del territorio.
PUNTEGGIO CUCINA 90
INDICE DI GRADEVOLEZZA | 12 |
Locale accogliente | + 5 |
Necessità di ritinteggiatura | – – 3 |
Cortesia e attenzione al Cliente | + 5 |
Digeribilità (considerata la cucina di territorio) | + 3 |
Rapporto qualità/prezzo | + 2 |