Carissima Iryna, grazie a te e a questa bellissima poesia ci sentiamo così vicini a voi. Una Spoon River innaturale però, fatta di violenza e di odio (Claudio Leone).
Una presentazione di Iryna Medved:
Oggi, molti di noi si chiedono: come possiamo mantenere la nostra salute mentale quando così tanto orrore e miseria stanno accadendo ovunque? Ci sono modi per aiutare il cervello ad affrontare tutto questo??
Ebbene, almeno uno è stato usato dall’umanità per secoli: è l’arte. L’attività creativa ha sempre salvato le persone nelle situazioni di vita più difficili. E le opere d’arte, nate sotto il dolore emotivo, non di rado diventano veri e propri capolavori.
Le guerre finiscono, i disastri passano, il dolore si attenua e l’arte sopravvive attraverso le generazioni. Dà l’opportunità di sentire, capire, ricordare…
Oggi vorrei offrire al lettore italiano l’opportunità di “toccare” un po’ e di sentire il dolore ucraino attraverso la poesia, che non ha confini e arriva dritta al cuore di tutti.
Questa piccola poesia è il riflesso di una grande anima che urla. Anima di una giovane e talentuosa poetessa ucraina Kateryna Kalytko.
Kateryna Kalytko è un’acclamata poetessa, scrittrice e traduttrice ucraina moderna. Ha ricevuto numerosi premi letterari e borse di studio. La sua poesia “Avendo perso le chiavi. . .” dal libro NOBODY KNOWS US HERE AND WE DON’T KNOW ANYONE (Lost Horse Press, 2022) è stato selezionato per il Pushcart Prize 2023.
La poesia che segue è recente, nata come risposta agli ultimi avvenimenti in Ucraina.
E alle case crescono le branchie per vivere nel fiume.
Lì tutto sarà uguale: la chiesetta, la piazza e le strade.
E il giorno della Trinità, la gente si stringe in chiesa allo stesso modo,
e il sacerdote sta davanti a loro con una croce in mano.
Il nostro fiume eterno – ci nasconderà
dall’orda e dal fuoco, dalla maledizione che brucia.
Porterà con sé i nidi degli uccelli sulle scogliere,
le calde tane degli animali,
collane di nomi antichi.
Come una palma muscolosa, l’acqua ci copre.
Farà una canzone – qualcuno la sta piangendo ora.
E la maledetta luna piena si staglia sul buco nero.
E il branco spaventato ruggisce sul fondo.
Tradotta da Viktor Oshovskyy
Foto di apertura: Centrale idroelettrica di Kachovka – Foto pubblico dominio da wikipedia.org