“Tre ciotole” è un libro di Michela Murgia edito da Mondadori nell’anno in corso, che sembra leggero, ma invece è pieno di aspetti profondi della nostra vita e pieno di acute riflessioni. L’autrice, nel riportare episodi autobiografici e raccontare episodi di altre vite, offre un affresco di storie di contemporaneità che non risparmiano nessuno.
Vi è spazio per storie di amore, di morte, di procreazione assistita, di famiglia, di genitorialità e di apprendimento. Tutte storie dei nostri giorni, in cui spesso ci dibattiamo e per le quali spesso si apre un senso di dubbio e di sconforto. Il volume si legge con facilità ed è ben scritto, eppure nonostante il ritmo serrato delle storie raccontate, in ognuna di esse pervade un senso di amarezza.
Perché la vita è proprio un lento conciliare di cose buone e di cose meno buone, ovvero critiche. Ognuno di noi nel vivere quotidiano gioisce per degli accadimenti e nello stesso tempo si sente sconfitto perché non sempre la vita ci dà quello che uno desidera. Anche il titolo del volume è emblematico e fa riferimento ad un episodio autobiografico descritto nel volume e che è comunque dirimente per capire che qualunque problematica si debba affrontare nella vita, è necessario essere risolutivi e avere un approccio costruttivo nonché essere sempre propositivi anche con sé stessi. Michela Murgia con questa sua opera si conferma come una scrittrice affascinante e dotata di senso dell’ironia e di riflessione che ci conduce con grande soavità nelle lunghe e complesse peregrinazioni della vita. La si ringrazia con piacere per questo suo scritto e si apprezza il suo realismo e la sua analisi dei fatti della vita di tutti i giorni. Nessuno di noi è estraneo a certi accadimenti e si può sottrarre a certe considerazioni del nostro vivere.
Brava, Michela che rappresenti molto bene il nostro vivere! Il lettore ti legge con piacere, anche se il retrogusto non è del tutto dolce. Grazie!
Foto di apertura da www.mondadoristore.it