Analisi, interviste e proposte per affrontare la situazione carceraria in Italia

Illustrazione di Tim Hüfner su Unsplash

Inchiesta: Carcere amaro
Analisi, interviste e proposte per affrontare la situazione carceraria in Italia

Il mondo del carcere e della pena è un sistema complesso e ai più sconosciuto ma il crescente  numero di suicidi, di omicidi e di fenomeni di autolesionismo ci devono interrogare come cittadini e uomini di buona volontà che hanno a cuore il bene della società in cui viviamo.

Tutti Europaventitrenta vuole fare di questo tema uno dei suoi temi innanzitutto per fare una fotografia della situazione e poi per capire il sistema legislativo nel quale ci muoviamo, per coinvolgere esperti e cittadini su cosa si può fare per tenere insieme esigenze di sicurezza ed efficienza e criteri attenti ai diritti dell’uomo.

In primo luogo “gli spazi del carcere “, come e se è conciliabile il dettato Costituzionale con  la realtà legislativa e effettiva, capire quale è la situazione anche del Corpo di Polizia Penitenziaria, le cause dei suicidi, del sovraffollamento, delle condizioni sanitarie e igieniche, del lavoro, dello studio.

Eliminare la catena dei morti “naturali “o per suicidio, ridurre gli atti di autolesionismo, gli scioperi della fame per non rimanere inermi di fronte a questo scempio vergognoso.

Foto dal sito Feltrinelli-ibs

Poi c’è un tema su cui interrogarsi: il carcere così come è è utile? È accettabile? Si può pensare a misure alternative? Cosa ci dicono i numeri e le esperienze di altri paesi? Se perfino un ex Magistrato come Gherardo Colombo ha scritto un libro sulla inutilità del carcere. C’è spazio per immaginare una cultura diversa? Per un sistema differente?

Lo dico subito …non saremo imparziali! Siamo e rimarremo umani, attenti al tema dei diritti dell’uomo, cultori della ragionevolezza, della ragione prima dei sentimenti umani, liberi di esprimere pensieri e azioni, amanti della cultura che abbiamo alle spalle e su cui si fonda la parte di mondo più civile. Non staremo fermi ma vogliamo alzare la voce dove vediamo patenti ingiustizie in nome di malcelati opportunismi. Non raggiungeremo il nostro scopo, domani o dopodomani ma la nostra testimonianza non cesserà e il nostro percorso continuerà. Più felicità e meno dolore come recita la costituzione della Virginia, più ragione meno falsi moralismi.

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