20 marzo 2022
Dopo il lavoro, mi piace passeggiare nel nostro parco con il mio cane. Soprattutto ora, quando tutto intorno non è nemmeno verde, ma smeraldo di tutte le sfumature possibili: erba, alberi, tra loro aiuole vivaci di fiori, e poi boccioli di peonie arboree già gonfi, lucenti e pronti per aprirsi. Tutto ciò dona un senso di sicurezza e l’opportunità, almeno per un’ora, di dimenticare gli orrori della realtà di oggi.
– Ciao! – una bambina di cinque anni, dopo aver frenato virtuosamente il pattino a un centimetro dalla mia scarpa da ginnastica, stava allegramente sorridendo. – Vorrei accarezzare il tuo cane!
– Ciao, puoi accarezzarlo, ama moltissimo i bambini piccoli.
– Voglio anche io un cane. Quando la guerra sarà finita, mia madre me lo comprerà! E tu sta’ attenta, non lasciarlo andare lontano. Se all’improvviso inizia l’allarme antiaereo? Riuscirete in tempo a scappare e nascondervi e tu non lo perderai. Prometti? – Questa parola “allarme” lei non l’ha pronunciata in modo bambinesco, ma minaccioso, allungando la lettera “r”.
– Prometto!
– Pensi che avrò presto un cane? – la bambina ha chiuso gli occhi per contentezza, perché il mio amico rosso le ha dato una zampa.
– Sì, penso presto. E tu che ne pensi?
– Papà dice che tutto questo continuerà a durare, perché loro ci odiano tutti, odiano anche i nostri cani. Ovviamente sono una che può essere odiata. Ieri ho rovesciato lo yogurt sul mio pigiama nuovo. E lui invece… perché odiarlo? – stava scarruffando le orecchie del cane e lui sopportava con pazienza, mentre scodinzolava felicemente da una parte all’altra. – È così dolce e tanto, tanto obbediente.
Ho pensato che i bambini abbiano la filosofia giusta, che a volte occorre fermarsi e riflettere.
Perché odi le persone?
In cosa sei migliore di coloro che odi?
Odi giusto per odiare?
È tanto difficile per te riflettere?
O non hai materia con cui riflettere?
Oppure?…
Io e il cane abbiamo proseguito e ho pensato che i nostri bambini stanno imparando a pronunciare la lettera “r”. Ora hanno una frase terribile su cui esercitarsi, ma troppo spesso ripetuta: “allarme aereo”.
1° maggio 2024
Dopo il lavoro amo passeggiare nel nostro parco con il mio cane.
Nel nostro parco in due anni di guerra i proprietari dei cani sono diventati più numerosi.
Ma la maggior parte dei nuovi cani sono randagi.
Cani zoppicanti, cani con un orecchio strappato o con il pelo mancante da un lato, molto probabilmente per colpa delle ustioni. Sono tanto, tanto obbedienti. I proprietari comunicano con loro in un linguaggio normale e i cani li guardano con occhi tali che vorresti abbracciarli entrambi, il proprietario e il cane.
Si può notare che i nuovi cani hanno paura degli estranei e dei rumori forti. Si può inoltre notare che sono felici. Dopotutto, un cane non sa come mascherare i suoi sentimenti. Ecco perché su ognuno di questi musi randagi è dipinta una felicità sconfinata.
Nel nostro parco nell’ultimo anno i proprietari dei cani sono diventati più numerosi.
No, sbagliato.
Nel nostro parco nell’ultimo anno le persone sono diventate più numerose.