Mentre scrivo queste righe il calendario segna il 15 luglio 2024. In Ucraina, in questo giorno, si ricorda il battesimo della Rus di Kyiv, si celebra il Giorno della Statualità Ucraina. Questa festa ha lo scopo di ricordarci che lo Stato ucraino ha più di mille anni di storia.
Capisco che qualcuno ora sorriderà scettico, e qualcun altro con alterigia si farà beffe, perché grazie al nostro vicino aggressivo, bellicoso e bugiardo, la vera storia dell’Ucraina è stata riscritta e distorta per molti secoli.
Sì, purtroppo molti ancora oggi credono o almeno non escludono che l’Ucraina “non esistesse prima del 1922, che è un falso Stato inventato da Lenin”. Tuttavia, sono convinta che la situazione cambierà radicalmente nel prossimo futuro.
Oggi i giovani ricercatori integrano la storia con ulteriori fonti che aiutano a creare un quadro più obiettivo del nostro passato. Così, l’ucraina Marina Trattner, che lavora in qualità di avvocato in Svezia, ha organizzato un team di storici ucraini e dipendenti dell’Archivio Statale Svedese. Da diversi anni studiano e traducono documenti d’archivio scritti in più di dodici lingue diverse.
Molti “tesori” sono già stati elaborati, ma qui ne menzioneremo solo uno, vecchio di 300 anni: LETTERA SULL’UCRAINA COME STATO INDIPENDENTE. Stiamo parlando di una lettera del re di Svezia Carlo XII all’ambasciatore svedese Thomas Funk datata 14 settembre 1711 in merito ai negoziati con la Corte Ottomana.
Nel settembre 2021, l’archivista e storico dell’Archivio Statale di Stoccolma Jan Mispelaere ha trovato questo documento su richiesta di Marina Trattner in una pila di altri documenti rilevanti della Cancelleria di guerra di Carlo XII.
A noi interessa il punto 5 di questa lettera:
“5: Allo stesso tempo, deve insistere affinché questo articolo [qui stiamo parlando della Costituzione di Pylyp Orlyk del 1710], che conferma la libertà dell’Ucraina e di tutti i cosacchi], diventi immediatamente e completamente effettivo, in modo che l’Ucraina e l’Esercito di Zaporizhzhia nel loro insieme ottengano antiche libertà, e ricevano anche la proprietà del territorio nei loro antichi confini sotto la guida dell’attuale Atamano Pylyp Orlyk; e, in fine, che le entità sopra descritte ricevano immediatamente lo status di Stato indipendente, e non siano mai più soggette in alcun modo allo Zar e non siano sotto la sua protezione.” (Diplomatica Turcica, Thomas Funck, Brev fràn Kungl. Maj:t, vol. 13, Kungens brev fràn 14 september 1711, punkt 5)
Nella foto sotto potete vedere Marina Trattner con in mano un reperto di valore. A sinistra, Jan Mispelaere, storico svedese e archivista dell’Archivio Statale della Svezia, che ha trovato questa lettera datata 14 settembre 1711. A destra, il giornalista ucraino Akim Galimov che ha realizzato un documentario che narra di questi studi.
Questa è solo una piccola goccia nel mare di fatti interessanti, poco conosciuti o addirittura completamente sconosciuti della nostra storia. Nei prossimi numeri prevediamo di pubblicare una serie di documenti su tematiche storiche. Oggi vogliamo far conoscere ai lettori la Costituzione, al cui articolo 5 faceva riferimento il re Carlo XII nella lettera sopra citata: la Costituzione dello Stato cosacco ucraino del 1710. Per fare questo, abbiamo chiesto a un professore di diritto, che da molti anni insegna diritto costituzionale, di parlarci del documento, che può essere considerato la prima Costituzione democratica al mondo. Un documento che precorse i tempi e divenne il fondamento di molti Stati (vedi in questo numero di TUTTI Europa Ventitrenta: “La prima costituzione democratica viene dall’Ucraina”)