Domenica 22 settembre “Sbarre di zucchero” organizza una manifestazione per combattere “un carcere che uccide” recita la locandina. E uccide, come possiamo vedere, ogni tre/quattro giorni, ma non solo morte, anche disprezzo per la vita, condizioni disumane, peggio dei canili dove gli animali vengono trattati meglio dei detenuti, meglio del peggiore degli ospedali di come vengono trattati i reclusi e i malati di mente, dove si rinchiudono bambini e donne incinte, insomma un inferno in terra. E cosa fa il governo? Approva l’introduzione del ventiquattresimo reato per chi protesta e abroga l’abuso di ufficio, sostiene il ministro Salvini attaccando la Magistratura. E allora il messaggio è chiaro: non interessa la civiltà conquistata, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Costituzione, le condanne dell’Europa sul sistema carcerario italiano, non interessa neanche la condizione degli agenti di polizia giudiziaria, di chi lavora in carcere, vadano tutti a marcire! Questa è la triste realtà.

Questa è la nostra destra, a cui aggiungo un ministro della Giustizia prono a qualsiasi decisione del governo, un ministro inutile e dannoso. Ma esiste, oltre ai principi fondamentali, un principio ormai acclarato, quello della cosiddetta riduzione del danno. Cioè, è acquisito il fatto che queste ignobili condizioni carcerarie aggravano la situazione di insicurezza, alimentano la criminalità, laureano nuovi delinquenti e questo ha a che fare anche con l’altro principio, quello della ragionevolezza delle Leggi. Lo sa bene la destra, ma fa finta di nulla, preferisce far marcire uomini e donne e non si occupa di sicurezza pur di non affrontare il proprio dovere di governanti. E c’è un altro colpevole: i cittadini ciechi e benpensanti che voltano lo sguardo altrove pur di stare al caldo nelle proprie case. Noi di “Tutti Europa 2030” ce ne occupiamo da sempre con testardaggine e siamo vicini a “Sbarre di Zucchero”, saremo anche noi in piazza con le altre associazioni che partecipano per chiedere immediatamente i necessari interventi per far cessare questo scempio.

TUTTI Europa ventitrenta

 

COMUNICATO

 

Sbarre di Zucchero organizza una marcia, domenica 22 settembre dalle 10.30, da Castel Sant’Angelo a Piazza San Pietro, per combattere UN CARCERE CHE UCCIDE, RENDENDOLO UN PERCORSO PER UNA NUOVA VITA E UN FUTURO DI DIGNITÀ.

Con questa marcia cosa chiediamo con urgenza alla politica: • Una misura deflattiva efficace, amnistia e indulto, che incida sul sovraffollamento • Approvazione e attuazione immediata della proposta Giachetti/NtC sulla liberazione anticipata • Piano straordinario per l’accesso alle misure alternative e il sostegno ai percorsi di reinserimento sociale della popolazione detenuta • Assunzione tempestiva del personale civile necessario • Invertire la rotta che oggi ci porta sempre più “dallo stato sociale allo stato penale”, attraverso la creazione di sempre nuovi reati, in particolare per i reati correlati alla povertà, al dissenso sociale, alle condotte dei minori, delle persone che usano droghe e dell’immigrazione.

Aderiscono: La società della ragione, Associazione Icaro Volontariato Giustizia, Garante detenuti Regione Campania, Radicali Italiani, Associazione Happy Bridge, G.A.V.A.C, Associazione Mano Latina, Associazione culturale Un filo Rosso, Station to Station, Associazione Nuova Frontera, Gramigna ODV, Antigone Molise, Garante detenuti Comune di Udine, Forum Droghe, Il carcere possibile Onlus, A Roma Insieme – Leda Colombini, Loscarcere, Il Gabbiano, La casa di Abraham ODV, Sisifo ODV, Cooperativa IGEA, Associazione Nuova Gutemberg Edizioni, Associazione Volt Roma, Associazione #RecidivaZero, Nessuno tocchi Caino, Partito Socialista Italiano, Sinistra Italiana, Arci, Possibile (Udine).