Beghin: libertà e diritti umani pilastri dell’Europa
Il 9 maggio non è solo l’anniversario di una data storica nella costruzione europea, è una ricorrenza che ci deve fare riflettere e ricordare ogni giorno i valori su cui è costruita la nostra Unione.
Valori come la libertà e il rispetto dei diritti umani che sono gli architravi della nostra democrazia. Perché l’Europa non è una potenza militare, ma è certamente una superpotenza democratica e per questo fa ancora più paura ad autocrati e dittatori.
La nostra Europa, con tutti i suoi difetti, è un’isola di pace in un mondo turbolento, uno spazio di civiltà che trova le sue fondamenta nello stato di diritto e che è capace di garantire prosperità e una vita dignitosa a centinaia di milioni di persone.
L’Europa nata dalla dichiarazione Schuman è un unicum non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Mai nella storia il nostro continente aveva sperimentato così tanti anni di pace e ricchezza.
E questo è quello che i dittatori vicini e lontani temono di più. Non i missili, le bombe o i carri armati, ma il nostro esempio, il nostro modo di vivere, la pace e l’armonia che abbiamo saputo creare e le opportunità economiche che questo ha generato.
Più della NATO, più degli americani, certi tiranni vivono nel terrore che i loro cittadini possano desiderare la libertà, la democrazia e prosperità che i loro vicini europei già hanno raggiunto, tanto che sono pronti a invadere e distruggere altri Paesi colpevoli solo di aspirare all’Europa.
Forti di tale consapevolezza la ricorrenza del 9 maggio ci deve insegnare ad essere grati all’Europa, a riconoscere il carattere eccezionale della pace, a celebrare la nostra democrazia e difenderla, come ci ha insegnato a fare un grandissimo europeo di cui oggi più che mai si sente la mancanza.
Mi riferisco, ovviamente, al Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che in una delle fasi di crisi più acute della democrazia europea e in un’epoca in cui la fiducia dei cittadini nell’istituzione “Parlamento” sembrava vacillare, ha saputo accrescere il ruolo del Parlamento europeo, trovando perfino il modo di farlo funzionare durante i giorni più bui della pandemia.
David era una persona di cuore, un europeo che credeva fermamente nella democrazia, che affermava che non ci si può dire europei senza abbracciare anche lo Stato di diritto e i diritti umani che sono alla base della nostra Unione, un uomo delle istituzioni che è stato capace di rappresentare e far sentire rappresentate tutte le differenti anime del Parlamento europeo, ma che ha anche saputo scendere in prima linea per intervenire contro le grandi violazioni dello Stato di diritto e della dignità umana. E in questa giornata di festa dell’Europa, ricordando i valori europei che dobbiamo sempre difendere, abbiamo il dovere di commemorare David, uno dei più grandi paladini di questi valori.
E il modo migliore per difendere la memoria di David Sassoli è proteggere la nostra democrazia ed aiutare e sostenere con ogni mezzo tutti coloro che credono in lei e che aspirano a raggiungerla.
Buona festa dell’Europa a tutti.
Tiziana Beghin, europarlamentare del M5S