Elon Musk intervista per oltre due ore Donald Trump, che torna su Twitter, anzi quasi esordisce su X, e ribadisce tutta la gamma delle sue promesse – o minacce – elettorali, mentre il suo intervistatore gli esprime condivisione e ammirazione (ricambiate). L’intervista, annunciata solo con poche ore d’anticipo, viene turbata all’inizio da problemi tecnici attribuiti a un massiccio attacco hacker e si svolge senza video, solo con l’audio.
Musk cerca di girare in positivo i problemi tecnici: “Scusate per il ritardo – dice -. Questo massiccio attacco mostra che c’è molta opposizione a sentire che cosa Trump ha da dire, quindi sono onorato di avere questa conversazione”.
All’inizio della campagna per Usa 2024, Musk aveva riservato analogo trattamento all’allora principale rivale repubblicano di Trump, cioè il governatore della Florida Ron DeSantis. Anche in quel caso, l’operazione su X era stata turbata e ritardata da problemi tecnici, senza contare la parabola negativa molto rapida poi assunta della campagna di DeSantis.
L’intervista, ‘sponsorizzata’ da Trump, che, secondo il New York Times, avrebbe pagato X per tenerla alta e ben visibile, è stata la risposta del nuovo duo alleato Trump – Musk a una giornata di notizie tutte negative per l’ex presidente, mentre l’Fbi, che – s’apprende – indaga da giugno, fa sapere, dopo una ridda d’indiscrezioni di parte, che non solo la campagna di repubblicana, ma anche quella democratica sono state oggetto d’attacchi da hackers iraniani.
Usa 2024: Time, sondaggi, fondi, è l’ora di Kamala
I sondaggi si susseguono con risultati positivi per Harris, talora sorprendenti (e, ovviamente, da verificare). Time dedica la copertina alla candidata democratica: è “il suo momento”, scrive la rivista della vice-Biden, protagonista del “cambiamento di atmosfera più rapido nella storia politica moderna”.
Un cambiamento cui non credeva inizialmente il suo stesso partito, che l’ha evidentemente sottostimata. Harris “ha dato agli americani la cosa che cercavano, come dai sondaggi appariva in modo schiacciante: ovvero, una credibile alternativa a due uomini anziani non popolari”, che sono stati alla presidenza “per otto anni”.
Ora, la vice-presidente ha meno di tre mesi per dimostrare che lo slancio iniziale della sua campagna può diventare un’operazione capace di battere Trump che, nonostante tutto, avverte Time, per il momento ha ancora davanti a sé la strada più chiara per la vittoria.
Secondo un rilevamento di Social Sphere, Harris è avanti di nove punti su Trump fra i giovani elettori (età compresa fra i 18 e i 29 anni), 51% a 42%. Fin qui, non c’è ulla di sorprendente: Trump, infatti, non ha mai avuto la sua roccaforte fra i giovani, ma piuttosto fra i maschi bianchi di mezza età con un livello di istruzione basso.
Ma un sondaggio del Financial Times e della University of Michigan Ross School mostra, per la prima vota, che il magnate è battuto sull’economia: il 42% degli americani si fidano di più della candidata democratica per la gestione dell’economia, il 41% dell’ex presidente. La percentuale di Trump è rimasta invariata rispetto al mese scorso, mentre Harris ha guadagnato sette punti rispetto ai numeri di Joe Biden in luglio.
“Il fatto che gli elettori siano stati più positivi su Harris che su Biden … dice quanto male stesse andando Biden e quanto bene stia andando Harris”, afferma Erik Gordon, professore alla Ross School. Nonostante crescita e occupazione, Biden faticava a convincere gli elettori che le sue politiche economiche stavano portando benefici.
Gli americani citano ancora in modo schiacciante l’inflazione come loro preoccupazione principale in vista di Usa 2024; e il sondaggio mostra che solo il 19% ritiene di stare meglio oggi rispetto a quando Biden entrò in carica nel 2021.
Il nuovo sondaggio mostra pure che Harris potrebbe essere in grado di prendere le distanze da Biden sulle questioni economiche. Ben il 60% degli intervistati afferma che dovrebbe o rompere completamente con le politiche economiche del presidente o “apportare grandi cambiamenti” alla sua piattaforma. Harris gode di un indice di approvazione significativamente più alto di Biden, con il 46% degli elettori registrati che approva il lavoro che faceva come vicepresidente, rispetto al 41% di gradimento del lavoro del presidente.
Anche lato raccolta fondi, le notizie sono buone. L’ex speaker della Camera Nancy Pelosi ha organizzato un evento per Harris a San Francisco, ottenendo – riferisce il Wall Street Journal – oltre 12 milioni di dollari in poche ore. Più di 700 persone hanno partecipato all’esclusivo appuntamento all’hotel Fairmont pagando un biglietto che andava da un minimo di 3.300 dollari fino ad un massimo di 500.000 dollari per una foto con la candidata.
Tra gli ospiti, molti pezzi grossi della Silicon Valley e di Hollywood, tra cui il co-fondatore e venture capitalist di LinkedIn Reid Hoffman, l’ex presidente dei Walt Disney Studios Jeffrey Katzenberg e il co-fondatore della società di cloud computing Box Aaron Levie. Pelosi è salita sul palco presentando Harris, che è stata senatrice, procuratrice generale e procuratrice distrettuale della California.
Usa 2024: l’intervista di Musk a Trump
Rompendo un silenzio di quasi un anno su X, Trump, che era stato espulso da Twitter dopo l’insurrezione del 6 gennaio 2021 ed era poi stato riammesso su X da Musk, è tornato a postare sulla piattaforma poco prima dell’intervista con il proprietario del social. “Vogliono farmi tacere perché non permetterò mai che vi facciano tacere”, afferma Trump in un video della campagna pubblicato sul suo account. “Non ce l’hanno con me. Ce l’hanno con voi”, aggiunge. Poi altri post, tra cui uno che dice: “State meglio ora di quando ero presidente? La nostra economia è distrutta. Il nostro confine è stato cancellato. Siamo una nazione in declino”.
Tutti concetti poi ripresi nell’intervista. L’obiettivo dichiarato di Musk è di indurre 800 mila elettori degli Stati in bilico a votare per Trump, stanziando per riuscirci un budget di 160 milioni di dollari – 40 per ognuno degli ultimi quattro mesi della campagna.
Nell’intervista, Trump ha ripetuto che intende attuare la maggiore deportazione di migranti nella storia degli Usa e chiudere il ministero dell’Istruzione pubblica. Ha definito l’America un Paese in declino e Harris una radicale, “più a sinistra di Bernie Sanders”. Ha denunciato, in sintonia con Musk, il pericolo di una Terza Guerra Mondiale, ha sostenuto di avere ammonito il presidente russo Vladimir Putin dal non attaccare l’Ucraina e ha rinnovato la richiesta agli euyropei di pagare quanto gli americani per la difesa di Kiev. Ha bollato come “un colpo di Stato” la sostituzione di Biden con Harris nel ticket democratico e ha confermato che ad ottobre intende ritornare a fare un comizio sul luogo del fallito attentato del 13 luglio, a Butler, in Pennsylvania.
Usa 2024: RFK jr in caduta libera, giudice lo esclude da schede a New York
Il potenziale terzo incomodo di Usa 2024, Robert F. Kennedy Jr, è in caduta libera nei sondaggi, dopo che Biden s’è ritirato dalla corsa presidenziale: ha perso consensi e la sua campagna ha risentito di alcune due rivelazioni shock, come quella di avere lasciato un orso morto a Central Park nel 2014.
Il candidato s’è finora qualificato per essere sulle schede il 5 novembre solo in 17 Stati, anche se confida che il numero crescerà entro la fine dell’estate. Con la discesa in campo di Harris, Kennedy Jr ha perso appoggi fra i democratici moderati. E l’attentato a Trump ha Unito i repubblicani intorno al loro candidato, sottraendogli anche i conservatori moderati che sembravano disposti a votarlo.
Negli ultimi sondaggi, Kennedy Jr ha il 4% dei consensi, a fronte del 7% di inizio estate e del 9% di febbraio. Ieri, un tribunale di New York lo ha escluso dalle liste dello Stato, riscontrando incongruenze nei documenti presentati. La sentenza di primo grado può essere oggetto di un ricorso in appello.