Nel presentare a Strasburgo la sua nuova squadra di commissari la Presidente Ursula Von der Leyen ha fatto un chiaro riferimento al rapporto Draghi sulla competitività in particolare in materia di decarbonizzazione e digitalizzazione che ha detto, con un linguaggio piuttosto criptico, costituirà lo sfondo davanti al quale si ergono i tre pilastri delle priorità per questa legislatura europea: prosperità, sicurezza e democrazia.

Con l’intento di tradurre questo ‘euroburocratese’ in termini più comprensibili abbiamo deciso di ospitare alcune autorevoli voci che ci propongono degli approfondimenti su questi recenti sviluppi negli affari europei,  a cominciare dall’articolo del giornalista Giampiero Gramaglia che, citando Politico, illustra come Von der Leyen stia passando da “regina a imperatrice”, mentre il diplomatico Cosimo Risi ci parla della notte dei lunghi coltelli che ha portato alla composizione del nuovo collegio dei commissari.

Dalla sua prospettiva di esponente di punta del movimento ambientalista, ma anche federalista di lungo corso, Monica Frassoni ci fornisce un’analisi molto dettagliata della composizione della Commissione con particolare riferimento alle tematiche green, mentre il consigliere della Direzione generale degli affari economici della Commissione europea, Andrea Mairate, analizza da economista puro il rapporto Draghi, mettendo in guardia con la ventilata tentazione di farne un uso “à la carte”.

Qualche considerazioni più generali sono contenute nell’articolo della nostra esperta di affari europei, la giornalista Barbara Roffi e in quella del giornalista Rodolfo Ruocco che mette in relazione le questioni europee con le vicende politiche nazionali arrivando ad ipotizzare un governo Draghi bis.