Recensione: “Con loro come loro: storie di donne e bambini in fuga” di Gennaro Giudetti con Angela Iantosca – Edizioni Paoline, 2024

Gli editori, con le loro scelte, orientano il mercato del libro e conducono per mano il lettore a fare determinate letture. Le Edizioni Paoline, scegliendo di pubblicare il volume Con loro, come loro scritto da Gennaro Giudetti con il contributo di Angela Iantosca, che da brava giornalista ha provveduto a ben interpretare le storie, le riflessioni e le emozioni di un operatore umanitario qual è Giudetti, permettono a noi lettori di fare una riflessione analitica sulla pace e sulla rarità di questa condizione nel mondo odierno.

L’autore nasce sul mare in una città definita quella dei due mari, ovvero Taranto, in cui il mare è un compagno dei giochi e della fantasia di tutti i bambini che crescono, considerandolo come una cosa bella della vita. Gennaro ha le sue difficoltà scolastiche, è un ragazzo irrequieto e indisciplinato e per prendere il diploma deve finire il suo percorso scolastico in una scuola privata. Nella sua vita giovanile diventa scout, più per tradizione di famiglia che per libera scelta. Eppure, sono proprio gli scout a dargli una possibilità inaspettata in una città che, per Gennaro, è intrisa di immobilismo.

A diciannove anni va, in un periodo di vacanza, con gli scout a “fare servizio” in Albania, in una piccola comunità di bambini bisognosi. Lui non è convinto di fare il volontario, ma segue il suo gruppo per non rimanere solo e senza amici durante l’estate a Taranto.
E proprio tra gli ultimi, in quell’angolo sperduto dell’Albania, lui stesso non si sente più l’ultimo: nessuno ha un pregiudizio su di lui, nessuno lo giudica; i bisognosi vedono in lui un ragazzo giovane e forte, con due braccia che possono aiutare e che può leggere le favole ai bambini.
Gennaro, finito quel periodo, torna a Taranto, ma solo per dire che ha deciso cosa vuole fare nella vita: lui vuole aiutare e sostenere i bisognosi. Torna in Albania e poi via, in giro per il mondo a fare l’operatore umanitario per le ONG.

Nel libro troviamo le sue emozioni e i suoi sentimenti nel vedere tanto odio e tante tragedie, ma è sempre alla ricerca della pace e non perde la speranza. Nel libro si raccontano le sue esperienze in Colombia, in Kenya, in Libano, in Congo, in Ucraina, in Afghanistan, nello Yemen e così via. A breve, questa nuova edizione del libro avrà un capitolo dedicato a Gaza.
Ma l’esperienza che lo tocca da vicino sono gli sbarchi degli immigrati nel Mediterraneo: vedere i naufragi e il poco tempo per salvare vite umane da una morte certa, in quel mare che lui ha conosciuto come amico quando era bambino, lo fa maturare improvvisamente e lo fa diventare “uomo”.

L’autore torna sempre a casa a Taranto dai suoi amici, con cui non ha mai perso i contatti, e che sanno che comunque Gennaro è uno che viene, ma anche che va via velocemente in cerca di pace e giustizia, e che è arrivato persino a parlarne con Papa Francesco in udienza.
Gennaro non molla e, con l’aiuto di una persona come Angela Iantosca, capace di ben interpretare il suo animo e di comprendere l’importanza di queste storie, decidono di scrivere questo libro, la cui parte dei ricavati sarà devoluta a Operazione Colomba, una ONG a cui l’autore ha dedicato il suo impegno.

Nel volume non vi sono solo tragedie, ma anche emozioni positive e legami che si creano alla ricerca della giustizia. Gennaro, grazie anche alla guida di Angela, con i suoi racconti è coinvolgente e arriva sino alla vita che lui sta conducendo attualmente, quando inizia a lavorare per le Nazioni Unite. Dal 2024 collabora con la FAO.
In aggiunta a questa sua profonda esperienza di vita, nel 2023 riesce a laurearsi, con la soddisfazione anche della sua amata famiglia. Lui, lo studente problematico, trova la forza di studiare, perché niente è ormai difficile per lui che costantemente osserva le sofferenze dell’umanità.