Le reti transeuropee devono essere in grado di:

  • favorire i collegamenti transfrontalieri,
  • promuovere una maggiore coesione economica, sociale e territoriale,
  • contribuire a un’economia sociale di mercato più competitiva e sostenibile,
  • rafforzare la lotta ai cambiamenti climatici.

 

Il meccanismo per collegare l’Europa «MCE»[1] è finalizzato ad accelerare gli investimenti nel settore delle reti transeuropee e a stimolare gli investimenti sia pubblici che privati, aumentando, nel contempo, la certezza del diritto, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica. L’MCE dovrebbe consentire di sfruttare appieno le sinergie tra i settori dei trasporti, dell’energia e digitale, rafforzando, in tal modo, l’efficacia dell’intervento dell’Unione e permettendo di minimizzare i costi di realizzazione.

 

Il nuovo programma MCE nasce per riunire i finanziamenti dell’Unione Europea, tesi allo sviluppo delle infrastrutture, nei settori del digitale, dei trasporti e dell’energia. ed è dotato di un budget  iniziale da 33,71 miliardi di euro, nel quadro del bilancio UE 2021-2027.

 

Obiettivo del Meccanismo è la creazione di sinergie fra i diversi settori dei trasporti, dell’energia e del digitale. I fondi stanziati sono rivolti ai progetti chiave per il miglioramento dei trasporti, delle reti energetiche, dei servizi digitali e della connettività in Europa. Il programma servirà inoltre a sostenere l’occupazione, la crescita economica e lo sviluppo delle nuove tecnologie

 

Circa l’83 % dei finanziamenti sosterrà progetti che conseguono gli obiettivi climatici dell’UE, migliorando e modernizzando la rete dell’UE di trasporto dell’energia, di ferrovie, vie navigabili interne e rotte marittime. Circa 20 porti marittimi in Irlanda, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Malta, Lituania, Cipro, Croazia, Grecia e Polonia riceveranno sostegno per il potenziamento delle infrastrutture, alcuni di questi progetti consentiranno loro di fornire elettricità erogata da impianti di terra alle navi o di trasportare energia rinnovabile.

 

In particolare, il 15% dei fondi per il settore energetico verranno assegnati ai progetti transfrontalieri per l’energia rinnovabile. Il Meccanismo per collegare l’Europa si articola in tre pilastri:

  • 23 miliardi di euro per i trasporti,
  • 5 miliardi per l’energia,
  • 2 miliardi per il digitale

Nel settore dell’energia, il programma contribuirà a migliorare i progetti di energia rinnovabile transfrontalieri, la decarbonizzazione in linea con il Green Deal dell’UE e a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.

 

Considerando il programma di decarbonizzazione dell’Unione, è fondamentale disporre di tecnologie innovative per le infrastrutture, che consentano la transizione verso sistemi energetici e di mobilità a basse emissioni, e migliorino la sicurezza dell’approvvigionamento, mirando a una maggiore indipendenza energetica dell’Unione.

 

In linea con gli obiettivi di neutralità carbonica dell’Unione, da raggiungere entro il 2030, le politiche in materia di infrastrutture energetiche transeuropee dovrebbero essere concentrate su progetti riguardanti le: interconnessioni elettriche; i sistemi di stoccaggio dell’energia elettrica; e le reti intelligenti; nonché su investimenti nell’infrastruttura per il gas.

 

Per sostenere, quindi, gli obiettivi di decarbonizzazione, di integrazione del mercato interno e di sicurezza dell’approvvigionamento, si rendono prioritari le tecnologie e i progetti che contribuiscono alla transizione verso un’economia a basse emissioni. Al riguardo, i fondi stanziati dall’MCE sono volti a finanziare i progetti in materia di reti intelligenti transfrontaliere, di sistemi di stoccaggio innovativi e di trasporto di CO2.

 

Gli orientamenti TEN-T riconoscono che la rete globale assicura l’accessibilità e la connettività di tutte le isole e regioni dell’Unione. La direttiva (UE) 2018/2001[2]  sottolinea la necessità di istituire un quadro favorevole, che comprenda un maggior utilizzo dei fondi dell’Unione, con riferimento esplicito alla possibilità di azioni volte a sostenere la cooperazione transfrontaliera nel settore dell’energia rinnovabile.

 

Benché il completamento dell’infrastruttura di rete resti prioritario per lo sviluppo dell’energia rinnovabile, l’integrazione della cooperazione transfrontaliera incentrata su questo tipo di energia e lo sviluppo di un sistema energetico intelligente ed efficiente, comprendente soluzioni di stoccaggio e gestione della domanda, che contribuiscano a equilibrare la rete, rispecchiano l’impostazione adottata per il pacchetto «Energia pulita per tutti gli europei», con la responsabilità collettiva di raggiungere un obiettivo ambizioso per l’energia rinnovabile entro il 2030.

 

Nell’ambito del sostegno dell’Unione è opportuno dedicare un’attenzione particolare alle interconnessioni transfrontaliere delle reti energetiche, comprese quelle necessarie per conseguire gli obiettivi di interconnessione elettrica del 10 % entro il 2020 e del 15 % entro il 2030, fissati dal regolamento (UE) 2018/1999. Lo sviluppo di interconnettori di elettricità è essenziale per integrare i mercati e per porre fine all’isolamento energetico, consentendo una maggiore quota di energia rinnovabile nel sistema e in tal modo trarre vantaggio dal loro diverso portafoglio, in termini di domanda e approvvigionamento di energia rinnovabile, nonché dalle diverse reti eoliche in mare aperto e reti intelligenti, e per integrare tutti i Paesi in un mercato liquido e competitivo.

 

I progetti transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile devono permettere lo sviluppo efficiente, sotto il profilo dei costi dell’energia rinnovabile nell’Unione e il conseguimento dell’obiettivo vincolante dell’UE, che prevede che la quota di energia da fonti rinnovabili sia almeno pari al 42,5 % entro il 2030, e devono contribuire alla diffusione strategica di tecnologie innovative, nel settore dell’energia rinnovabile.

 

Esempi illustrativi di tecnologie ammissibili comprendono la generazione di energia da fonti rinnovabili quali: impianti eolici sulla costa e in mare aperto; l’energia solare; la biomassa sostenibile; l’energia oceanica; l’energia geotermica; una combinazione delle suddette energie; nonché le relative connessioni alla rete, ed elementi aggiuntivi quali impianti di stoccaggio o conversione. L’azione ammissibile non è limitata al settore dell’energia elettrica, ma può riguardare altri vettori energetici e prevedere l’eventuale combinazione di settori diversi, ad esempio riscaldamento e raffreddamento, energia elettrica e gas, stoccaggio e trasporto.

 

Al fine di sostenere la cooperazione transfrontaliera, in tema di energia rinnovabile, e la diffusione di mercato dei progetti, la Commissione europea è impegnata a facilitare lo sviluppo di progetti transfrontalieri. In mancanza di una sufficiente diffusione di mercato dei progetti transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile, il bilancio previsto per detti progetti dovrebbe essere impiegato per conseguire gli obiettivi delle reti energetiche transeuropee, relativi ai progetti di interesse comune, previsti dal Regolamento (UE) n. 347/2013[3].

 

Nel settore dell’energia il programma mira a contribuire all’ulteriore integrazione del mercato europeo dell’energia, migliorando l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti energetiche, facilitando la decarbonizzazione e garantendo la sicurezza dell›approvvigionamento. Sono disponibili finanziamenti anche per i progetti transfrontalieri nel campo della produzione di energia rinnovabile. Nel definire i criteri di aggiudicazione, si tiene conto della coerenza con i piani UE e nazionali per l’energia e il clima, compreso il principio che pone l’efficienza energetica al primo posto.

 

Nel settore dell’energia il regolamento MCE promuove l’integrazione del mercato interno di energia e l’interoperabilità transfrontaliera di reti elettriche e gas e valuta la sua efficacia, tramite la realizzazione di alcuni obiettivi misurabili.

 

Il raggiungimento dell’obiettivo è misurato, tramite:

  • numero progetto con efficace interconnessione delle reti di Stati membri ed eliminazione di vincoli interni;
  • riduzione o eliminazione di isolamento energetico di Stati membri;
  • percentuale di capacità di trasmissione di energia elettrica oltre frontiere, rispetto a capacità di generazione elettrica installata negli Stati membri;
  • convergenza dei prezzi di mercato di gas ed energia elettrica degli Stati membri;
  • percentuale di picchi più alti di domanda, di 2 Stati membri, coperti da interconnessione;
  • migliorare la sicurezza di approvvigionamento energetico in UE.

 

Il raggiungimento dell’obiettivo è misurato, tramite:

  • numero di progetti con diversificazione di fonti, fornitori e vie di approvvigionamento;
  • numero di progetti che accrescono la capacità di stoccaggio;
  • resilienza del sistema, tenendo conto del numero di interruzioni di servizio e loro durata;
  • collegamento di mercati isolati;
  • uso ottimale di infrastrutture energetiche;
  • contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela ambientale, tramite integrazione di energia da fonti rinnovabili nelle reti di trasmissione.

 

Il raggiungimento dell’obiettivo èmisurato, tramite:

  • quantità di energia elettrica rinnovabile trasmessa da luoghi di produzione ai principali centri di consumo e stoccaggio;
  • numero progetti di reti intelligenti realizzati con l’intervento di MCE e offerta per soddisfare la domanda;
  • quantità di emissione di anidride carbonica evitata, grazie a progetti beneficiari di MCE

 

Per poter essere qualificato come progetto transfrontaliero nel settore dell’energia rinnovabile, un progetto deve soddisfare i criteri generali seguenti:

 

  1. a) è incluso in un accordo di cooperazione o in qualsiasi altro tipo di accordo tra due o più Stati membri o tra uno o più Stati membri e uno o più paesi terzi a norma degli articoli 8, 9, 11 e 13 della direttiva (UE) 2018/2001;

 

  1. b) consente di risparmiare sui costi connessi all’utilizzo dell’energia rinnovabile o comporta vantaggi per l’integrazione dei sistemi, la sicurezza di approvvigionamento o l’innovazione, o entrambi, rispetto a un progetto analogo o un progetto nel settore dell’energia rinnovabile, attuato da uno solo degli Stati membri partecipanti;

 

  1. c) i potenziali vantaggi globali della cooperazione, valutati in base all’analisi dei costi/benefici, sono superiori ai suoi costi, anche in una prospettiva a lungo termine

 

Conclusioni

 

Gli obiettivi generali dell’MCE sono di costruire, sviluppare, modernizzare e completare le reti transeuropee nei settori dei trasporti, dell’energia e digitale, nonché di agevolare la cooperazione transfrontaliera nel settore dell’energia rinnovabile, tenendo conto degli impegni di decarbonizzazione a lungo termine e gli obiettivi di rafforzare la competitività europea, la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la coesione territoriale, sociale ed economica e l’accesso al mercato interno e la sua integrazione, ponendo l’accento sull’agevolazione delle sinergie tra i settori dei trasporti, dell’energia e digitale.

 

I finanziamenti previsti dsevono contribuire:

  • allo sviluppo di progetti di interesse comune, relativi all’ulteriore integrazione di un mercato interno dell’energia efficiente e competitivo, e all’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti;
  • facilitare la decarbonizzazione dell’economia;
  • promuovere l’efficienza energetica;
  • garantire la sicurezza dell’approvvi gionamento;
  • agevolare la cooperazione transfrontaliera in tema di energia, compresa l’energia rinnovabile.

 

L’assistenza finanziaria della Commissione è concessa sotto forma di sovvenzione, a seguito di proposta presentata da: Stato membro; Organismo internazionale; Imprese; Organismi pubblici o privati. Sono escluse proposte presentate da persone fisiche.

 

I progetti selezionati negli anni 2022; 2023; 2024 sono indicati nei:

 

Regolamento Delegato (UE) 2022/2202 del 29 agosto 2022, che integra il Regolamento (UE) 2021/1153, stabilendo l’elenco dei progetti transfrontalieri selezionati nel settore dell’energia rinnovabile.

 

Regolamento Delegato (UE) 2023/2639 del 19 settembre 2023, recante modifica del Regolamento Delegato (UE) 2022/2202, che integra il Regolamento (UE) 2021/1153, stabilendo l’elenco dei progetti transfrontalieri selezionati nel settore dell’energia rinnovabile.

 

Regolamento Delegato (UE) 2024/2613, del 24 luglio 2024, recante modifica del Regolamento Delegato (UE) 2022/2202 che integra il Regolamento (UE) 2021/1153,  stabilendo l’elenco dei progetti transfrontalieri selezionati nel settore dell’energia rinnovabile

[1] Regolamento (UE) 2021/1153 del 7 luglio 2021 che istituisce il meccanismo per collegare l’Europa e abroga i regolamenti (UE) n. 1316/2013 e (UE) n. 283/2014

[2] Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili

[3] Regolamento (UE)  347/2013 del 17 aprile 2013 sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee