Ha origine a Trieste un intervento di grande respiro, diretto a spronare i giovani a farsi alfieri dello sviluppo sostenibile. Ci riferiamo a un progetto dell’Iniziativa Centro Europea (InCE) — organizzazione internazionale che ha sede a Trieste e gode dello statuto di osservatore presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) —, rivolto alle scuole superiori dei suoi Paesi-membri, per la sensibilizzazione degli studenti ai temi dell’Agenda ONU 2030 e la valorizzazione delle loro migliori idee sugli stessi temi. Le scuole saranno incentivate con un premio di ventimila euro a garantire una formazione dei loro studenti improntata a quell’Agenda e a presentare progetti per un più vasto sviluppo sociale, economico ed ecologico della propria città e del proprio Paese.
Il progetto è stato presentato al pubblico nello scorso mese di marzo da Nina Kodelja, dell’organizzazione regionale Iniziativa Adriatico-Ionica, e da Etta Carignani, presidentessa dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici, di Trieste. I suoi promotori confidano che i dirigenti scolastici facciano da traino ai ragazzi affinché producano idee brillanti, basate su visioni collegate alla realtà in cui vivono, passando così dalla protesta alla proposta, secondo gli auspici del Segretario Generale dell’InCE, Roberto Antonione, già presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’InCE è l’organizzazione regionale più antica e articolata operante nel Centro e nel Sud Est dell’Europa. È nata nel 1989 a Budapest nell’ambito del dialogo politico tra Italia, Austria, Ungheria e l’allora Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, e ha aggregato a sé attraverso il tempo diversi altri Paesi. Oggi è un forum intergovernativo di cooperazione regionale che conta diciannove Paesi membri. Promuove il dialogo tra macro-regioni, con particolare riferimento a quella danubiana, quella adriatico-ionica e a quella baltica. Dispone di un Segretariato Esecutivo, che ha sede a Trieste, e di un Ufficio di collegamento tra l’InCE e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) di Londra. Il suo funzionamento è assicurato da contributi obbligatori dei Paesi membri, tra cui l’Italia, che è il maggiore donatore.
La cooperazione all’interno della regione adriatico-ionica, intesa quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea, è curata dall’omonima Iniziativa (IAI), che abbraccia i paesi rivieraschi, ha sede ad Ancona, e riceve il sostegno della Regione Marche, del Comune di Ancona, dell’Università Politecnica delle Marche, della Camera di Commercio di Ancona, e del Ministero degli Affari Esteri, anche attraverso la Fondazione Segretariato Permanente dell’IAI. L’ANDE è un’associazione che si propone di offrire ai cittadini la più diretta e approfondita conoscenza dei programmi e delle motivazioni dei candidati alle elezioni politiche e amministrative, interne ed europee, sia perché il voto è un diritto, ma diventa un dovere, un imperativo morale se si è consapevoli della posta in gioco e del grave danno che l’astensionismo comporta, sia perché la democrazia esiste solo quando i cittadini partecipano. Le sue tavole rotonde, i suoi dibattiti, le sue manifestazioni aperte al pubblico sono un punto fermo della vita pubblica di Trieste.