Quando la morte si addormenta
Nel romanzo *Le intermittenze della morte* di José Saramago, la morte smette improvvisamente di operare in un paese, suscitando inizialmente gioia, ma presto emergono gravi conseguenze: il sistema sociale ed economico si blocca, gli anziani e malati restano intrappolati in una vita senza fine, e la mafia organizza viaggi oltre i confini per permettere la morte. Dopo sette mesi, la Morte decide di riprendere il suo ruolo, ma un evento inatteso la cambia: si innamora di un violoncellista e, per la prima volta, abbandona la sua missione. Attraverso questa allegoria, Saramago riflette su come la nostra società sia accecata dall’indifferenza e dal cinismo, governata dal denaro e dalla finanza, mentre i valori umani e la solidarietà sono trascurati. Lo scrittore denuncia il regresso morale e sociale dell’umanità, richiamando l’importanza di recuperare il pensiero umanistico per affrontare le sfide del futuro.
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