Io, donna afghana, voglio cantare ora
Una giovane donna afghana, che ama cantare e sognare il suo futuro, vede la sua vita cambiare radicalmente con l’introduzione delle nuove leggi dei talebani. Una mattina, viene arrestata mentre canticchiava una canzone per strada, colpevole di aver violato le nuove disposizioni che vietano alle donne di far sentire la loro voce in pubblico. Il centro di bellezza che frequentava, luogo di incontro e cura di sé, è ormai chiuso, simbolo delle libertà perdute. La legge talebana del 31 luglio, composta da 35 articoli, impone severe restrizioni, tra cui l’obbligo per le donne di velarsi e non parlare in pubblico. Questo decreto è solo l’ultimo colpo contro i diritti umani in Afghanistan, dove la libertà di espressione, soprattutto per le donne, viene brutalmente repressa. L’Unione Europea ha espresso preoccupazione per queste misure, riconoscendole come violazioni dei diritti fondamentali. Tuttavia, la realtà per molte donne afghane rimane quella di sogni infranti e vite soffocate sotto il giogo di un regime repressivo.