Categoria: Sviluppo sostenibile

Quanto è sostenibile la Pubblica Amministrazione ?

Da anni si discute dei problemi della Pubblica Amministrazione italiana, spesso percepita come un ostacolo insormontabile. Tuttavia, ENEA ha recentemente evidenziato progressi positivi nel settore della sostenibilità e dell’efficienza energetica all’interno delle strutture pubbliche. L’ente ha messo a disposizione delle amministrazioni oltre 100 strumenti tecnici e organizzato 170 eventi per promuovere pratiche sostenibili, come il “Catasto Energetico Unico” in Sicilia e il programma PELL a Livorno, che ha ridotto del 70% il consumo energetico e le emissioni di CO2. Nonostante questi risultati, ENEA sottolinea che la Pubblica Amministrazione italiana deve ancora compiere passi significativi, soprattutto in termini di formazione sulla sostenibilità, l’adattamento climatico e le energie rinnovabili. I progetti territoriali integrati per lo sviluppo sostenibile stanno contribuendo a creare nuove filiere produttive basate sui principi dell’economia circolare. La sfida principale rimane la capacità dello Stato di adottare soluzioni tecnologiche innovative per affrontare i cambiamenti climatici e i rischi ambientali, dimostrando che anche un sistema burocratico complesso può evolvere.

Alle radici dello sviluppo

Il Nobel per l’economia del 2024 è stato assegnato a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson per i loro studi sulle istituzioni e il loro impatto sulla prosperità economica. La loro ricerca dimostra che le istituzioni inclusive, introdotte durante la colonizzazione in Paesi poveri, hanno spesso portato a una prosperità duratura, mentre le istituzioni estrattive, adottate in ex colonie ricche, hanno favorito la povertà. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza delle istituzioni forti per ridurre le disuguaglianze globali. I tre economisti evidenziano come il potere delle istituzioni possa influenzare l’economia e la politica, anche nel mondo attuale, dove la tecnologia è concentrata in poche mani, potenzialmente amplificando le disuguaglianze. La loro analisi, già affrontata nel saggio “Perché le nazioni falliscono”, sottolinea che il successo economico dipende da istituzioni che promuovono inclusione e riducono il potere concentrato nelle mani di pochi.

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