Perché i giovani non leggono i giornali? Perché non viene naturale, non ne sentono il bisogno.
E non perché non interessino politica o attualità, ma perché la notizia è tale per un massimo di 6-7 ore e si viene a conoscenza nel giro di pochi minuti, grazie ai link nei gruppi Facebook, che vengono fatti rimbalzare da una bacheca all’altra.
Oggi la cronaca è più veloce e completa sui social, poiché Internet permette di confrontare varie fonti e testate diverse. L’opinione è certamente più veloce sui social, ma è confusa e troppo massiccia. Se c’è qualcosa che può infastidire i giovani è l’inarrestabile proliferare di opinioni, che mette sullo stesso piano un articolo di un costituzionalista e un post su Facebook di un fenomeno del web.
Manca un’intermediazione, manca qualcuno che metta ordine alle tante opinioni che ci sono. Quali più, quali meno autorevoli. Molti giovani si lamentano del fatto che i giornali non parlano dei temi a loro vicini.
Fondazione Mondo Digitale, con Altroconsumo e Google, nell’ambito del progetto Vivi Internet al Meglio, ha realizzato la scorsa primavera una ricerca sulle criticità e difficoltà nell’orientarsi nel mondo delle notizie online. L’iniziativa ha coinvolto docenti, studenti e genitori.
L’indagine ha avuto come focus il saper scegliere le fonti e distinguere le notizie attendibili, con l’obiettivo di fotografare la capacità di adolescenti, ma anche di adulti nel destreggiarsi nel complesso mondo delle notizie online.
È emerso subito che il 75% degli intervistati considera la disinformazione una questione importante, tanto che la quasi totalità del campione, 98%, ammette di sapere cos’è una fake news, ma meno del 40% sarebbe in grado di contrastare il fenomeno. Quasi il 50% degli intervistati ha risposto che il principale canale di informazione per tutti loro è Internet, ma soprattutto tra i giovani i social sono sempre più importanti per avere e diffondere informazioni.
Dalla necessità di avvicinare all’informazione e sapere distinguere le notizie vere da quelle false, nasce il Progetto TUTTInotizie@scuola, ritenendo che la “missione“ di TUTTIEuropa2030 possa essere quella di portare la lunga esperienza di redattori e redattrici della nostra storica testata e delle importanti professionalità dei partecipanti all’Associazione, nelle scuole superiori del Paese.
L’obiettivo è pertanto di avvicinare i giovani al mondo dell’informazione e avviare entro il 2021 un progetto editoriale nell’ambito delle scuole superiori, che veda la costituzione di Redazioni per la realizzazione di un Giornale di Istituto Online.
Nascerebbe così, sotto il coordinamento e l’assistenza di TUTTIEuropa2030, una rete nazionale di giornali studenteschi on line, favorendo anche una maggiore integrazione, scambio di esperienze e progettualità tra i vari istituti del Paese. Le ore dedicate alla realizzazione del giornale on line potranno essere inserite nell’ambito dei PCTO (percorsi di competenze trasversali di orientamento) previsti dal MIUR, cioè nell’ambito delle ore di Alternanza Scuola Lavoro nel triennio (90 h nei licei – 150 h negli istituti tecnici – 210 h negli istituti professionali).
Il progetto richiederà la costituzione tra i nostri associati di gruppi di “redattori – formatori volontari” nelle varie province di appartenenza, che nell’ambito delle scuole superiori avviino attività di formazione al giornalismo, alla progettazione, alla realizzazione e sviluppo di stampa studentesca on line.
Riteniamo che il Progetto TUTTInotizie@scuola, possa aver la collaborazione della Fondazione Murialdi, oltre che dell’Ordine dei Giornalisti e avere il riconoscimento da parte del MIUR.