Riscossa dell’Italia nel segno del pallone

Illustrazione di Maria Giovanna Lanfranchi

Inchiesta sul campionato europeo di calcio
Riscossa dell’Italia nel segno del pallone

Sconfinate passioni ed enormi interessi. Il calcio è una galassia composta di tifo e di interessi economici. Ha anche forti risvolti politici. Il XVI Campionato europeo di calcio ha sintetizzato tanti mondi diversi. Ha vinto l’Italia mettendo in campo impegno, capacità e anche un po’ di fortuna. La nostra Nazionale la sera dell’11 luglio ha sconfitto l’Inghilterra per 4 a 3 nella partita per la finale. È stata una gara molto sofferta, vinta ai rigori dopo i tempi supplementari. I tifosi inglesi e l’Inghilterra in generale non l’hanno presa molto bene: sono fioccate le proteste.

A Wembley, il mitico stadio di Londra teatro della vittoria degli Azzurri, è esploso il tifo degli spettatori italiani. Ma la felicità è dilagata in tutte le città della Penisola. Roberto Mancini è stato l’artefice della grande e non scontata vittoria. L’allenatore dell’Italia ha preso una Nazionale moribonda, l’ha ricostruita da capo e gli ha fatto vincere gli Europei per la seconda volta nella storia (l’Italia aveva vinto la competizione solo una volta, nel lontano 1968). Ora tutti gli occhi sono puntati sul Campionato del Mondo del 2022. Il progetto ambizioso è di ripetere i successi del 1982 e del 2006. E, prima ancora, del 1934 e del 1938. 

Il pallone è un propellente sportivo prezioso: galvanizza gli animi ed aiuta ad affrontare gravi crisi economiche e politiche. Non a caso Mattarella e Draghi hanno ricevuto a Roma gli Azzurri e si sono congratulati. Il 2021 è un anno molto delicato per l’Italia: il flagello del Covid-19 ancora non è stato superato. Euro 2020, così si chiamano gli Europei di calcio, non si sono potuti disputare l’anno scorso proprio a causa del Coronavirus che ha devastato l’Europa e, in particolare, l’Italia. “TUTTI europa ventitrenta” dedica agli Europei l’inchiesta dell’aggiornamento pubblicata il 20 luglio.

 

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