Leggiamo e pubblichiamo l’accorato articolo di Marco Costantini di “Sbarre di Zucchero”, un’associazione che si occupa di dare sostegno ai detenuti e alle detenute. Lo facciamo con sgomento dinanzi alla resa totale di questo governo, incapace di amministrare la giustizia e di consentire che nelle nostre carceri si tolgano la vita, in pochi mesi, 62 detenuti e 6 agenti di polizia penitenziaria.
Questo governo, questo ministro, hanno dimenticato la Costituzione sulla quale hanno giurato, hanno dimenticato la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, hanno dimenticato la nostra storia, hanno dimenticato quanto ci ha detto l’Europa, hanno dimenticato i principi fondamentali di civiltà e giustizia, hanno dimenticato i basilari principi morali.
Si sono arresi per codardia, per paura di “scontentare” una fantomatica opinione pubblica, per incapacità ad affrontare e risolvere un problema, e lo fanno sulla pelle di 68 vite umane in poco più di sei mesi.
L’avanzata di questo panpenalismo ha aggravato ulteriormente la situazione, insieme alla scarsità di risorse, per cui si preferisce spendere 14 miliardi per un ponte, quello di Messina, piuttosto che occuparsi di giustizia; mancanza di personale, sia magistrati che ausiliari, tanto che l’obbligatorietà dell’azione penale è ormai solo teorica; tanto che la presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma ha dovuto ordinare una lista di priorità per cercare di adempiere al proprio ruolo.
Non c’è spazio, o volontà, per adempiere al proprio dovere in tema di giustizia e civiltà, ed è una vergogna. E oltretutto è una strategia improduttiva, poiché provoca insicurezza, maggiore recidiva, e chi esce oggi dal carcere è peggiore di quando vi è entrato, lo dicono chiaramente le ben note statistiche.
Per non parlare dell’assistenza medica e psichica per i malati di mente e i tossicodipendenti, tenuti a bada con copiose dosi di psicofarmaci. Per non parlare delle ingenti somme spese per la costruzione di nuovi istituti penitenziari mai aperti per mancanza di personale.
Una catastrofe annunciata! Non tutte le colpe sono di questo governo, ma questo esecutivo sta brillando per incapacità e inettitudine.
La colpa principale risiede nella visione ideologica della giustizia che ha questo governo e nella politica come strumento di ricerca del consenso piuttosto che di reale azione politica.
Caro ministro, Lei sta dimostrando di essere il peggior ministro che la Repubblica abbia mai avuto, ma noi non le daremo tregua, la incalzeremo tutti i giorni, la metteremo di fronte alle sue gravissime responsabilità, le ricorderemo tutti i giorni i morti, le ingiustizie e le disumanità che lei non sa risolvere.
Questa politica è la vera resa dello Stato.