Immagine di Maria Giovanna Lanfranchi

Taranto Vecchia

Alla Marina sono stese ad asciugare le reti,

due pescatori dal volto scarno e mal rasato

riparano le nasse e, fra lunghi silenzi, parlano

di nuvole e calamari, di luna e basse maree.

 

Rapido il tramonto cambia i colori del cielo,

la luce sfuma in ombre incerte, fra le case

il mare si insinua con le sue liquide dita;

i vicoli esaltano il profumo di salsedine.

 

Scorre il traffico verso il Ponte di Pietra;

nella piazza l’antico orologio della torretta

è fermo sempre alla stessa ora, ingannando

chi guarda con un’illusione di eternità.

Pietro Ragni

Leggi altre poesie:

Frammenti di arcobaleno

Frammenti di arcobaleno si confondono fra le nuvole basse ed i campi di grano ormai brulli, intervallati da piccoli rilievi di sabbia umida e scura; veloce il pullman corre verso Salamanca.   I sette colori ben distinti all’inizio, poi si mescolano e sfumano,...

Ciclo indifferente

 La storia e i sentimenti sono ombre ignote per la natura; essa procede con il suo lento ciclo che, annualmente, si rinnova e strappa cellule che non rinasceranno più; foglie e uomini si raggrinziscano senza accorgersene, fino all’ultimo appuntamento con i raggi del...

Non scrivermi le cose della guerra

È nato nel 1986 a Kramatorsk, regione di Donetsk (Ucraina orientale). Ha studiato giornalismo presso l’Università statale di Mariupol. Dopo la laurea si era trasferito a Kyiv. È musicista, scrittore, poeta ed attivista ambientale ucraino. Cofondatore e capo...

Edoardo e la sua voce 

Il nipotino è sereno, oramai trotterella da solo attorno alla casa al mare, fra le aiuole fiorite; insegue il pallone, scende incerto dal gradino. Ogni tanto esclama “ma” con varie intonazioni, a volte perentorio, a volte dubitativo oppure come domanda o ancora come...

La storia infinita

Selezione di poesie di Victoria Amelina, tradotte da Marina Sorina *** Бачиш жінку з простягнутою назад рукою? Вона ніби тягне валізу або веде когось за собою Невидима валіза важка, бо жінка іде повільно Такі жінки загалом називаються божевільні Їй нічого було брати з...

Schegge poetiche da Kiev

SCRIVO SEMPRE MENO… Scrivo sempre meno, cancello più spesso Evitando di mettere una drastica fine. Mi sgretolo dentro, il motivo è questo, Che il mio dolore è un verbo maschile. Interrompo il grido, incapace di piangere, Il mio corpo è solcato come roccia dal vento,...

Condividi!

Condividi questo articolo!