Oksana Stomina è una poetessa, scrittrice, attivista civica e volontaria di Mariupol, nota per le sue opere sulla guerra in Ucraina, in particolare sull’assedio di Mariupol. È autrice di numerose raccolte di poesie, tra cui quelle dedicate al marito, ufficiale della guarnigione di Mariupol attualmente prigioniero dei russi.
Iryna Medved
Quando una persona comune, suo malgrado, diventa testimone di un crimine, può reagire in diversi modi: rimuovere il ricordo per superare il trauma o rimanere bloccata nella sofferenza. Ma se a testimoniare è una scrittrice, il suo dovere è quello di trasformare il dolore in letteratura che potrà arrivare a più lettori possibil, per descrivere i fatti e denunciare i colpevoli.
Questo è il destino di Oksana Stomina, scrittrice di Mariupol. Fin da bambina trascriveva in versi le sue impressioni e questo talento le ha dato uno strumento per analizzare la realtà anche nei momenti più pesanti.
A partire dal 2014, con i primi bombardamenti di Mariupol, Oksana Stomina ha abbandonato la sua prima lingua il russo, per cominciare a scrivere in ucraino. si è dedicata inoltre ai progetti culturali di ampio respiro: dagli scavi archeologici alla scrittura dei libri per bambini e adolescenti.

Ritratto di Oksana Stomina (Foto di Ihor Rubtsov)
Al momento della invasione russa in Ucraina Oksana si trovava a casa sua in centro di Mariupol. Suo marito ha deciso di unirsi alla difesa Territoriale e lei invece ha continuato ad aiutare i civili, anche sotto bombardamenti da incubo che, giorno dopo giorno, cancellavano dalla faccia della terra i punti di riferimento abituali. Solo la minaccia di occupazione militare russa incombente l’ha costretta ad andare via. Per tutti i giorni d’assedio, pur continuando la sua attività di volontaria, nei ritagli di tempo, lei continuava a scrivere in prosa o in poesia.
Le sue poesie, più veloci da scrivere e da leggere, sono diventate virali sui social. Molti ucraini trovavano espresse dalla poetessa le loro stesse sensazioni: spaesamento e speranza, rabbia verso gli invasori e ricordi felici. Queste poesie, tradotte immediatamente in italiano, sono confluite in una raccolta di poesie dal titolo “lettere non spedite”, edita in Italia da Gilgamesh editore nel 2023 con il testo a fronte.
Per raccontare il suo vissuto durante l’assedio di Mariupol, l’autrice è venuta in Italia sia nel 2023, sia nell’anno successivo, viaggiando soprattutto nel Nord-Est, ma arrivando anche a Roma, in Emilia-Romagna, in Piemonte, per un totale di 25 incontri in due anni. Questi incontri sono importanti sia per gli italiani che apprezzano il contatto diretto con la poetessa per capire meglio la realtà ucraina, sia per gli ucraini che così mantengono forte il legame affettivo con la loro terra.

Incontro nell’ambito della “Maratona per la Pace” tenutosi il 13.11.25 a Venezia; a sinistra è l’autrice, a destra Oksana Stomin
Nel 2025, invece, l’autrice ucraina è stata invitata da vari Comuni e numerose associazioni, scuole, sindacati ad effettuare un tour in Italia e per la prima volta visiterà anche alcune regioni del Sud. L’iniziativa è iniziata con incontri a Crema, Piacenza, Venezia, Bari, Trani, Bisceglie, Napoli, Benevento e continuerà nei prossimi giorni a Rimini, Senigallia, Portogruaro, Desenzano del Garda, Asola, Remedello e Verona. Per maggiori informazioni sui singoli eventi consultare qui.
Fra questi, ci sono incontri con gli studenti all’Università o nelle scuole ed uno speciale concerto in cui verranno cantati i brani musicali scritti dal compositore Giorgio Bernabò, ispirati alle poesie di Oksana Stomina e di altre poetesse ucraine contemporanee. A Benevento, ad affiancare l’autrice ucraina, ci saranno gli artisti della compagnia teatrale Solot e le cantanti italiane del coro Orbisophia, specializzato in canto beneventano.
Gli incontri con Oksana Stomina diventano uno spazio di testimonianza e dialogo, che permette di sfatare l’immagine che creano i mass media quando ci parlano di un paese martoriato, passivo e sofferente. La Stomina invece ci ricorda anche la grande vitalità, resilienza e vivacità culturale degli ucraini e ci aiuta a ricostruire il complesso quadro della realtà odierna ucraina.