Finestre dall’Italia è un progetto nato durante il primo lockdown del 2020: ingenuamente pensavo sarebbe stato l’ultimo. I ritratti alle finestre, luminosi, vivaci e ironici, oggi mi sembrano un modo di esorcizzare l’angoscia di quei giorni, quando le notizie erano così spaventose perché avvolte in una nebbia di incertezza. Ho chiesto alle persone come si erano organizzate e cosa facevano: chi si era dedicato ai fornelli, chi aspettava un bambino, chi si divideva tra cane e figli in un bilocale di Milano, chi aveva allestito palestre in salotto, chi dall’estero sentiva grande nostalgia di casa. Le mie finestre dall’Italia sono diventate un mosaico di balconi, un ritratto collettivo per sentirsi meno soli.