Il Decreto energia 181 del 2023, voluto dal Ministro Urso, prevede di agevolare i prodotti del fotovoltaico, che rispettano due caratteristiche:

  • Alta qualità
  • Provenienza del prodotto

La certificazione dei due requisiti deve emergere nel Registro dei Moduli Fotovoltaici, gestito dall’ENEA, che è stato inaugurato in data 13 novembre 2024. Al registro possono aderire sia i produttori sia i distributori.

Il credito di imposta del Piano Transizione 5.0, voluto dal Ministro del Made in Italy, agevola le categorie di fotovoltaico che rispettino i contenuti di tre categorie, che devono essere indicate nel registro:

  • Moduli fotovoltaici costruiti negli Stati membri dell’Unione, con un’efficienza del modulo di almeno il 21,5%;
  • Moduli fotovoltaici più celle, entrambi prodotti negli Stati UE, con un’efficienza della cella di almeno il 23,5%;
  • Moduli fotovoltaici bifacciali, ad eterogiunzione di silicio o tandem, prodotti nell’Unione europea, con un’efficienza della cella di almeno il 24,5%.

Il fotovoltaico, insieme all’idroelettrico, rappresenta al momento una delle maggiori sfide nello sviluppo della capacità elettrica dell’Italia, nel settore delle energie rinnovabili. Nel 2025, la capacità installata dovrebbe raggiungere gli 83 GW; entro il 2050, secondo quanto indicato dallo studio di Net Zero Economy, dovranno essere rinnovati, in Italia, 73,8 GW, con un costo di 43,8 miliardi di euro. Secondo l’analisi condotta da Net Zero, due terzi degli impianti fotovoltaici risalgono agli anni 2007-2014, e avranno quindi necessità di interventi negli anni 2035-2037.

Il nuovo Programma di incentivi, Transizione 5.0, voluto dal Ministro Urso e finanziato con 6,3 miliardi di fondi del PNRR, con un’aliquota del credito di imposta e un tetto dei costi ammissibili rivolto anche alle piccole imprese, nasce con alcuni obiettivi fondamentali:

  • Coniugare la transizione digitale con quella green;
  • Rispettare il principio di non arrecare danno all’ambiente (DNSH);
  • Sviluppare le necessarie competenze;
  • Promuovere la produzione e non l’assemblaggio, in tutta la catena dei prodotti.

Le aziende del fotovoltaico, che sono in grado di accoppiare alla produzione di energia le pompe di calore e un sistema di accumulo, presentano un elevato livello CAGR, secondo gli studi di Unioncamere.

 

I progressi nell’efficienza del fotovoltaico

 

Le celle fotovoltaiche “tandem” sono più efficienti grazie a nuove tecnologie made in Italy. Un’innovativa cella solare “tandem” in perovskite e silicio, con un’efficienza record superiore al 26%, è stata messa a punto da ricercatori dell’ENEA, del Laboratorio di Tecnologie Fotovoltaiche, dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia.

La cella sviluppata è composta da due celle solari accoppiate meccanicamente, una sull’altra, in modo da lavorare in tandem. La cella frontale, a base di perovskite opportunamente dimensionata, converte bene la luce blu e verde dello spettro solare, lasciando passare la luce solare rossa e infrarossa verso la cella posteriore, realizzata in silicio.

La combinazione dei due materiali massimizza l’assorbimento dei raggi solari e produce un’elevata foto-tensione, pari alla somma delle tensioni generate dalle due singole celle, producendo in questo modo una maggiore efficienza rispetto a una singola cella solare.

Due elementi chiave emergono nella realizzazione della cella tandem: il grafene ha migliorato le prestazioni nella cella in perovskite, mentre l’eterogiunzione con film amorfi nella cella posteriore in silicio ha consentito di aumentarne la tensione. Finora è stata ottenuta l’efficienza record del 26,3%, ma l’obiettivo è di superare, in futuro, il 30%.

Accesso al Registro Moduli Fotovoltaici

 

Dal 13 novembre 2024, i produttori di moduli fotovoltaici possono, attraverso il web, registrare i propri prodotti in riferimento all’art. 12 del decreto-legge n. 181 del 2023.

L’applicazione web per la registrazione si articola in tre sezioni principali:

  • Dichiarazione sostitutiva: fornire i dettagli dell’impresa e del rappresentante legale, oltre alle caratteristiche tecniche dei moduli fotovoltaici da registrare.
  • Allegato tecnico: inserire i dati dettagliati relativi ai moduli, comprese le specifiche tecniche, la potenza nominale e l’efficienza.
  • Allegati da produrre: caricare una serie di documenti necessari per completare la registrazione, tra cui la visura camerale, le certificazioni di efficienza e la ricevuta di pagamento tramite PagoPA.

L’iscrizione al registro è soggetta al pagamento di una quota tramite il sistema PagoPA:

  • Prima iscrizione: € 1.000,00 per ciascuna categoria di moduli fotovoltaici;
  • Iscrizioni successive: € 300,00 per moduli nella stessa categoria.

Conclusioni

 

Il quadro politico non è mai stato così favorevole al solare come oggi, con l’accelerazione nella decarbonizzazione impressa dal Green Deal europeo e dal pacchetto europeo Fit for 55%.

Il nostro Paese si trova con un Piano nazionale energia e clima (PNIEC) da aggiornare periodicamente alla luce dei nuovi target europei. Nel nuovo PNIEC, gli obiettivi già sfidanti riservati al fotovoltaico dalla vecchia versione dovranno essere ulteriormente rivisti al rialzo.

Secondo il nuovo piano, al 2030 le FER dovranno arrivare al 72% della domanda elettrica, prevista in crescita fino a 340-350 TWh in Italia. Si dovranno aggiungere circa 70 GW di rinnovabili, di cui circa 43 GW di fotovoltaico. In media, nei prossimi 8 anni, dovremo installare circa 5,4 GW all’anno di nuovo fotovoltaico.

La Transizione 5.0 rappresenta quindi un fattore decisivo per tutto il comparto produttivo e permetterà alle imprese di innovarsi nella transizione digitale e tecnologica. Finalmente agirà come incentivo indispensabile per rilanciare il manifatturiero italiano, che negli ultimi venti anni ha dovuto cedere alla concorrenza della Cina.

Molti di noi vedono nel manifatturiero un fondamentale sistema che, oltre all’aspetto economico, sostiene la crescita di valori sociali e culturali, indispensabili per lo sviluppo armonico della società. Come diceva Aristotele: “L’uomo, attraverso la mente, coglie le idee dal mondo, ma poi, attraverso il lavoro delle sue mani, cala queste idee nel mondo”.