Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e molti saranno gli eventi organizzati per ricordare le molte vittime della violenza e sensibilizzare le istituzioni e tutti noi a questo fenomeno che invade la nostra realtà sociale.
Le domande che ci poniamo su questo argomento in maniera ricorrente sono molte: perché questo fenomeno esiste?! Quali sono i tipi di violenza che si manifestano nei riguardi di una donna?! Quali tutele giuridiche esistono per difenderle?! Che cosa possiamo fare in concreto per aiutare una donna in difficoltà?!
A tutte queste domande possiamo trovare risposte nella lettura del volume “Non è normale: se è violenza non è amore. È reato.” di Cathy La Torre edito da Feltrinelli nel 2024.
Si tratta di un vero e proprio vademecum in cui sono analizzati tutte le peculiarità di questo fenomeno.
Se analizziamo l’indice del volume, si intuisce che con questa lettura potremmo trovare tutte le risposte che ci servono per capire che il fenomeno, nato anche dalla non consapevolezza di che cosa è un abuso.
Infatti è importante asserire che non è normale che un partner controlli il cellulare di una persona, che non è normale controllargli gli spostamenti, che non è normale controllarle il suo budget di spesa, che non è normale diffondere immagini della sua intimità e allo stesso tempo spiegare alle donne fragili che diventino consapevoli che solo un giudice può togliere i figli ad una madre e non certo un padre e che un clima di violenza è deleterio per la serenità dei figli stessi.
L’autrice, che è un avvocato, dà delle spiegazioni chiare e incisive anche sull’evoluzione normativa sull’argomento dai reati che avvengono in rete, sino ad arrivare dalle nuove regole del “Codice Rosso”, cambiamenti necessari dovuti al fatto che purtroppo una percentuale delle donne uccise avevano precedentemente denunciato atti di violenza nei loro riguardi.
In questo contesto è molto interessante la spiegazione del termine “femminicidio” che nasce da una precisa volontà di differenziarlo dal termine “omicidio” perché il movente del reato è legato al genere femminile.
Molta la strada da percorrere; innanzitutto conoscere i principi indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità relativi ai diritti sessuali e la necessità di introdurre l’educazione sessuale a scuola – che negli altri paesi è presente già da molti anni.
A tal riguardo anche sulla preparazione dei giovani sull’argomento sono riportati anche dei dati statici significativi che rilevano che la mancanza di una educazione specifica comporti conoscenze errate: per esempio la percentuale di ragazzi che ritengono che il “coito interrotto” o la “pillola contraccettiva” siano pratiche utili anche per proteggersi igienicamente è troppo alta.
In ultimo un allegato preziosissimo con tutti gli indirizzi e i telefoni dei centri antiviolenza diffusi su tutto il territorio italiano, a cui una donna non solo potrà rivolgersi per avere consiglio e ausilio, ma anche rifugio con i suoi figli, nei casi in cui sia necessaria una protezione logistica.
Un libro che cerca di parlare in maniera “normale” di qualcosa che non è normale e che, purtroppo, per la sua ricorrenza non deve trovare alcuna giustificazione; un volume disponibile, anche, in molte biblioteche sia nel formato cartaceo sia in ebook, quindi di facile accesso per tutti noi.